Ripensare i sistemi di welfare, adeguandoli alle sfide delle trasformazioni in atto, ”costituisce il presupposto per assicurare quella giusta transizione e quella crescita equa invocata tanto dalla Cisl quanto dalla Ces”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Sbarra, in occasione dell’iniziativa organizzata dalla Confederazione europea dei sindacati sul ”Futuro della protezione sociale e del welfare state nell’Ue”. Per Sbarra, ”attuare politiche partecipative che avvicinino i cittadini ai luoghi delle decisioni è la via più efficace per sconfiggere le tentazioni utilitaristiche e di corto respiro della politica, sia a livello nazionale quanto europeo. E’ con il lavoro che la persona costruisce la propria identità, dignità, rappresentanza sociale e senso di appartenenza alla comunità. La sostenibilità finanziaria dello Stato sociale dipende da un’equa raccolta di entrate da tutte le potenziali fonti di finanziamento, da una governance economica che promuova investimenti, dal numero di persone occupate e dalla loro produttività. Le politiche di welfare possono rappresentare un volano per massimizzare occupazione e produttività. Basta pensare alle politiche per l’istruzione, la formazione permanente, la riduzione delle barriere che impediscono alle donne di entrare o tornare al lavoro”.
”Non può esserci futuro per l’Europa senza protezione sociale”, ha detto da parte sua Giulio Romani, segretario confederale Ces introducendo i lavori del convegno. Romani ha ricordato che ”il modello economico europeo è competitivo solo se incorpora la giustizia sociale. Occorre rivedere le politiche di austerità per consentire investimenti sociali che consentano equità e sostenibilità”.
All’iniziativa ha partecipato anche la ministra del Lavoro Calderone, che ha sottolineato: ”Sul mercato del lavoro ci sono dati positivi che vanno accompagnati, penso al tasso di disoccupazione più basso di sempre ma io guardo al tasso di disoccupazione giovanile che si è ridotto. Pur sapendo gli elementi di fragilità del nostro sistema, i segnali di una inversione di tendenza ci sono”. Per la ministra però ”giovani che non lavorano e non si formano, che guardano la partita e non giocano sono un peso importante”. Calderone è poi tornata su un argomento caro alla Cisl: ”Non è un mistero che guardiamo con attenzione e interesse a percorsi di partecipazione dei lavoratori nelle aziende, sono maturi i tempi per una assunzione di responsabilità degli attori del mondo del lavoro”.
Scintille tra la ministra del Lavoro e la Cgil. ”Non è mia abitudine sottrarmi al confronto”, ha detto Calderone, rispondendo alla segretaria confederale della Cgil Barbaresi, che durante la tavola rotonda ha accusato la Ministra di mancato ascolto delle organizzazioni sindacali. Calderone ha replicato: ”Ho un approccio tecnico e credo che dalle critiche reali si possa crescere. Non mi sembra siano mancate le occasioni di ascolto e dialogo, poi il Governo valuta e decide. Ma questo non vuol dire non avere rispetto per i ruoli del sindacato, altrimenti non sarei qui oggi”.
Intanto, sempre a proposito di welfare, i sindacati dei pensionati chiedono di attuare la legge sulla non autosufficienza perché ”milioni di persone e famiglie non possono più aspettare”. Scrivono in una nota congiunta Fnp Cisl, Spi Cgil e Uilp: ”A fine gennaio scade il termine per la presentazione dei decreti legislativi che devono attuare principi e obbiettivi della legge 33, una riforma prevista dal Pnrr, frutto di una lunga mobilitazione del sindacato confederale e dei pensionati e approvata a marzo 2023 all’unanimità dal Parlamento”. I sindacati sollecitano allora ”un confronto approfondito con il Governo sui vari decreti, che devono essere emanati in tempi brevi, per dare finalmente vita a una legge a sostegno di milioni di per persone spesso fragili e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare quotidianamente, spesso da sole, grandi disagi, sofferenze e rischi di impoverimento e per affermare i diritti, la dignità, il valore della persona in ogni fase della vita, come vuole la nostra Costituzione”.
Fonte: conquistedellavoro.it