“Anche oggi altre persone purtroppo hanno perso la vita in un luogo di lavoro. Una strage continua. Ma indignarsi non basta. Dobbiamo fermare questa carneficina. Per questo la Cisl è mobilitata in queste settimane in tutti i luoghi di lavoro e nei territori con tante iniziative nelle regioni da Nord a Sud, una marcia della responsabilità funzionale ad incontrare lavoratori, cittadini, istituzioni locali, sistema delle imprese. Occorre una strategia nazionale di contrasto ai tanti infortuni e alle malattie professionali, costruendo un grande patto tra il governo, il sistema delle imprese, le organizzazioni sindacali, le regioni”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra oggi a Tv 2000.

“E’ stato Importante il tavolo di confronto che abbiamo avuto qualche settimana fa a Palazzo Chigi sulla sicurezza sul lavoro. Ma ora bisogna dare continuità a questo dialogo, attraverso nuovi incontri con il Governo in modo da migliorare e rafforzare le misure messe in campo nel Decreto Pnrr per fermare questa inaccettabile strage silenziosa. Alcuni provvedimenti li abbiamo condivisi: giusto aumentare i controlli e le ispezioni nei luoghi di lavoro, importante, anche se insufficiente, reclutare 766 nuovi ispettori, tecnici della prevenzione, carabinieri dell’ispettorato nazionale. Bene l’idea di puntare sulla qualità dell’impresa con l’esperienza della patente a punti o della patente a credito. Altrettanta positiva la decisione di reinvestire circa un miliardo e mezzo dell’avanzo finanziario Inail in progetti sulla qualità delle imprese, formazione obbligatoria per lavoratori e datori di lavoro, per assumere nuovi ispettori, ricercatori, tecnici della prevenzione ed anche per aumentare rendite e premi verso le persone e le famiglie colpite. Noi aggiungiamo che a tutto questo bisogna collegare la necessità di trasferire regole e procedure del codice degli appalti pubblici anche ai grandi cantieri privati. Bisogna dare più potere ai nostri rappresentanti sulla sicurezza nelle aziende, nei territori e nei siti produttivi. E dobbiamo investire molto di più su prevenzione, informazione, comunicazione a cominciare dalla scuola. Le aziende sicure sono anche quelle più produttive ed innovative che reggono meglio la competitività sui mercati. Questo è il messaggio che bisogna far passare nel Paese”.

 

Fonte: cisl.it