La premier ha fatto bene ad andare al congresso della Cgil. Le sue parole sull’importanza del confronto con il sindacato ed i corpi intermedi sono apprezzabili. Speriamo siano il preludio per rafforzare il filo di un dialogo che si è indebolito. Bisogna riprendere le redini dei tavoli sulla riforma pensionistica e sulla sicurezza sul lavoro. Rilanciare le interlocuzioni su governance del Pnrr, crediti incagliati, delega fiscale, modifica del reddito di cittadinanza, autonomia differenziata e sostegno alla non autosufficienza. Ancora: va fatto partire il confronto su politiche del lavoro e Mezzogiorno.

Con Cgil e Uil ci incontreremo la prossima settimana. Decideremo insieme forme, modalità, intensità di un’eventuale mobilitazione unitaria. Ogni altra considerazione impegna solo chi la fa, la fretta è sempre cattiva consigliera. Di certo c’è l’obiettivo: ottenere risposte chiare del governo sulle nostre proposte.

A breve partiremo con la raccolta firme su un testo completo, solido, sostenibile e immediatamente applicabile sul coinvolgimento dei lavoratori alla gestione, ai risultati e alla organizzazione delle aziende. È una battaglia storica per la Cisl. La strada che abbiamo scelto non è quella di una imposizione legislativa, ma di un forte sostegno alla contrattazione con leve promozionali e incentivi di natura fiscale, nella convinzione che la partecipazione è possibile solo se passa dalle buone relazioni industriali.

 

Fonte: cisl.it