“Abbiamo rappresentato a Giuseppe Conte e alla delegazione del M5s il giudizio e la posizione della CISL sui contenuti della legge di bilancio. Noi vediamo luci e anche ombre. Per noi è importante valorizzare e capitalizzare alcune misure contenute nella legge di stabilità che avevamo indicato, sollecitato e rivendicato come Cisl. Pensiamo ai dieci miliardi di riduzione del cuneo contributivo, ai 4 miliardi della delega fiscale che accorpano le ultime due aliquote, ai 5 miliardi per rinnovare i contratti del pubblico impiego, i tre miliardi sulla sanità, la continuità dell’indicizzazione delle pensioni, la proroga della detassazione del salario di risultato, gli interventi a sostegno della famiglia e della natalità, così come vediamo alcune ombre”. Lo ha detto il segretario generale della CISL, Luigi Sbarra, a margine dell’incontro con il presidente del M5s Giuseppe Conte.

“Non ci piace assolutamente ed esprimiamo forte contrarietà sugli interventi restrittivi in materia di pensioni – ha aggiunto -. Pensiamo che la grande priorità da affrontare subito e da eliminare dalla legge di stabilità, sia questa revisione, questa restrizione delle aliquote dei rendimenti per alcune categorie: medici, infermieri, maestre di asilo. Non ci convince la stretta ulteriore su quota 103 o anche su ape sociale non affrontando il tema opzione donna. Pensiamo servano maggiori risorse sulla sanità. Bisogna finanziare adeguatamente la legge sulla non autosufficienza. Abbiamo parlato delle cose che vanno bene e delle cose che vogliamo cambiare, anche in ragione di questo abbiamo detto al presidente Conte che la Cisl ha proclamato una grande manifestazione nazionale per sabato 25 novembre a Piazza Santi Apostoli, con l’obiettivo di far arrivare un forte messaggio al governo e ai gruppi parlamentari per un impegno ulteriore finalizzato a migliorare la legge di stabilità – ha spiegato – e anche per dare un segnale che occorre andare oltre la traiettoria della legge di stabilità. Per noi serve parlare di crescita sviluppo, rilancio degli investimenti pubblici e privati, gestione delle crisi aziendali, di politiche aziendali, di infrastrutture, di sanità, scuola e per questo pensiamo sia necessario un grande accordo, un grande patto sociale che accompagni percorsi di attuazione partecipata del Pnrr e per sostenere insieme il cammino delle grandi forme”, ha concluso.


Fonte: cisl.it