“La coperta è corta, pur tuttavia registriamo che alcune misure raccolgono tante proposte avanzate dal sindacato confederale, in particolare dalla Cisl, importante la proroga nel 2024 del taglio del cuneo contributivo per lavoratori dipendenti”. Così il segretario della Cisl, Luigi Sbarra parla della manovra a Tgcom24.
“La delega fiscale approvata in Parlamento presenta contenuti assolutamente condivisibili e innovativi: dobbiamo ridurre le tasse soprattutto sui redditi da lavoro e da pensione, alzare l’azione di contrasto all’evasione, ridurre il peso del prelievo fiscale sulle aziende – soprattutto quelle che investono in ricerca innovazione e che non licenziano – e poi bisogna fare una grande operazione di semplificazione e di riordino delle procedure fiscali e tributarie. Aspettiamo di cominciare a discutere i decreti legislativi che devono essere ancora attivati: guardiamo con particolare interesse anche a questa misura annunciata di detassare le tredicesime dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, ma è tutto in progress. Serve più condivisione, più confronto e più partecipazione su questi temi”, ha aggiunto. “Dobbiamo fare di tutto per attivare provvedimenti finalizzati a salvaguardare e difendere il reddito delle famiglie, dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, minacciato da questa inflazione che corre tantissimo, soprattutto sul carrello della spesa e anche a causa dell’aumento delle tariffe. È necessario ragionare su una nuova visione di politica dei redditi che metta sotto controllo prezzi e tariffe, argini e sanzioni la speculazione e ci aiuti a rinnovare i contratti, con un taglio deciso della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e sui pensionati”.
“Abbiamo risorse limitate da mettere in campo per sostenere la manovra di bilancio. Se il governo vuole, può recuperare nuove risorse dai 100 miliardi di evasione fiscale”, poi “abbiamo la possibilità di allargare un contributo di solidarietà sulle grandi multinazionali dell’energia, dell’economia digitale della logistica, della farmaceutica che in questi anni di crisi hanno continuato ad alzare i profitti e a fare fatturato. Valuterei anche la possibilità di alzare la tassazione fiscale sulle grandi rendite finanziarie e immobiliari”, ha continuato.
“Stiamo aspettando, in queste ore, di avere il testo ufficiale della legge bilancio, vorremmo che le misure anticipate siano confermate, quindi aspettiamo di vedere il testo ufficiale. Poi convocheremo i nostri organismi ed esprimeremo un giudizio complessivo. Se ci sono aspetti controversi, la Cisl non starà con le mani in mano”, ha assicurato.
“Bisogna costruire una grande strategia nazionale che continua a mancare -prosegue il Segretario della Cisl rispondendo ad una domanda sulle morti sul lavoro-. Bisogna rafforzare verifiche e controlli nei luoghi di lavoro, assumere ispettori e medici del lavoro, coordinare le banche dati e puntare sulla qualità delle imprese. Bisogna fare un grande investimento sulla formazione, sull’informazione e sulla comunicazione cominciando a parlare di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro già sui banchi di scuola”, ha aggiunto Sbarra.
Per quanto riguarda poi il problema che sta attraversando la sanità aggiunge: “Abbiamo apprezzato questo stanziamento di 3 miliardi, necessario intanto per rinnovare i contratti. Bisogna aumentare gli stipendi per medici, infermieri, personale ausiliario e poi bisogna sbloccare le assunzioni. Dobbiamo stabilizzare il precariato storico della sanità pubblica e dobbiamo assumere: mancano 70mila infermieri e 30mila medici. Ecco perché serve un potente investimento negli ospedali, ma soprattutto nella medicina territoriale e di prossimità. La vera sfida per rilanciare il sistema sanitario pubblico è investire sulle persone”, ha concluso.
Fonte: cisl.it