“Migliorare e aumentare le retribuzioni è un obiettivo di giustizia e coesione sociale ma anche di politica economica per rilanciare i consumi interni e favorire la crescita. Ma occorre anche ridurre la pressione fiscale a livello nazionale e regionale come è stato fatto nel Lazio con l’accordo che abbassa l’addizionale Irpef per le famiglie fino a 35mila euro dal 3,33 all’1,63%”. Lo ha detto oggi a Roma il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra concludendo il Consiglio Generale della Cisl Lazio. “Occorre rinnovare tutti i contratti e estendere la copertura di quelli maggiormente diffusi alle tipologie di lavoratori più affini che ne siano sprovviste. E bisogna incentivare la contrattazione e promuovere la partecipazione per migliorare qualità e organizzazione del lavoro, aumentare e riallocare la produttività, favorire la stabilità dell’occupazione e degli investimenti”, ha aggiunto il numero uno di via Po. “Non basta lasciare i medici fino a 72 anni nelle corsie degli ospedali. Bisogna assumere più giovani medici specializzati, più infermieri, più personale sanitario. Dobbiamo rilanciare la sanità pubblica, la Scuola ed il Pubblico Impiego, non solo rinnovando i contratti, ma sbloccando le assunzioni e stabilizzando il precariato storico”, ha aggiunto Sbarra. “Il Governo riapra nelle prossime settimane il cantiere della riforma delle pensioni. Bisogna separare previdenza da assistenza, introdurre forti elementi di flessibilità e di inclusività, puntando ad una pensione di garanzia per i giovani con il superamento definitivo della legge Fornero”.
“Siamo pronti a discutere di conti pubblici e di spese da razionalizzare. Ma diciamo No alla svendita delle aziende pubbliche. Si apra una discussione sul riordino degli incentivi alle imprese, si introduca un contributo di solidarietà sulle multinazionali di logistica, economia digitale, energia e farmaceutica. Si incrementi il prelievo dalle grandi rendite immobiliari e finanziarie e soprattutto si avvii una vera lotta ad evasione ed elusione”, ha concluso Sbarra.

 

Fonte: cisl.it