“Per la Cisl è fondamentale il tema della partecipazione, l’accesso dei lavoratori là dove si decidono politiche, investimenti e strategie aziendali e che auspichiamo possa presto trovare sostegno attraverso l’approvazione della nostra proposta di legge sui cui sta convergendo un ampio fronte delle forze parlamentari, applicando finalmente l’articolo 46 della Costituzione”. Lo ha ribadito oggi il leader Cisl Luigi Sbarra, intervenendo a Roma presso la sede del Cnel, sul tema dignità, comunità, partecipazione, in occasione del World Meeting on Human Fraternity 2024 organizzato dalla Fondazione “Fratelli Tutti”.
“La partecipazione è la più grande riforma istituzionale che possiamo realizzare per coinvolgere la società nei processi economici di controllo e decisione. Questa è la grande sfida, lasciandoci alle spalle il novecento”, ha aggiunto il leader Cisl che sui problemi del mercato del lavoro ha sottolineato che “l’articolo 18 di oggi sono le politiche attive, è il diritto soggettivo e universale alla formazione. Questo è quello che serve al Paese con percorsi mirati che devono coinvolgere tutti – lavoratori, disoccupati, cassintegrati – attraverso la cooperazione dell’intero corpo sociale e istituzionale: scuola e università, ITS e imprese, Regioni ed Enti locali, contrattazione, bilateralità e Fondi interprofessionali”. Sbarra ha ribadito come “nell’economia della conoscenza il valore aggiunto è dato dal capitale umano, dalla sua intelligenza, dalla sua creatività, professionalità e capacità di costruire relazioni all’interno dell’azienda. Bisogna uscire da una visione del lavoro concepito come mera fonte di reddito e sussistenza, ma come condizione necessaria all’esercizio di una libertà personale e collettiva e alla valorizzazione del contributo di ogni singola persona al progresso materiale e spirituale della società. Come dice Papa Francesco, il lavoro è lo strumento per far germogliare i semi che Dio ha posto in ciascuno e insieme promuovere il bene comune. Ma è anche uno dei principi cardine su cui si fonda la nostra Costituzione, che al lavoro riconosce una duplice funzione: da un lato nobilita la persona, dall’altro contribuisce alla crescita della società, garantendo l’uguaglianza e la dignità tra individui”, ha sottolineato il numero uno di via Po. “Non dobbiamo porre una madre nella condizione di dover scegliere tra lavoro e cura dei propri figli come ha sottolineato ieri Papa Francesco”, ha commentato Sbarra, incalzando sulla necessità non più rinviabile di attivare “serie politiche di sostegno alla natalità e di conciliazione tra cura della famiglia e lavoro, favorendo l’occupazione delle donne e dei giovani soprattutto nel Sud”. “Anche per questo la Cisl parteciperà con migliaia di iscritti alla giornata mondiale dei bambini il 25 maggio a Roma con Papa Francesco allo stadio Olimpico”, ha argomentato Sbarra. “Parlare di “fratellanza” e di “dialogo” è l’unica via per sanare una grande ferita sociale che riguarda giovani costretti a lavori precari, mal retribuiti e non qualificati; donne imprigionate in percorsi di carriera frammentati, nei part-time involontari, esposte a discriminazioni, molestie e violenze dentro e fuori dai luoghi di lavoro; migranti colpiti dallo sfruttamento, dal caporalato, da forme di vero schiavismo; periferie abbandonate; lavoratrici e lavoratori che ogni giorno mettono a repentaglio salute e sicurezza per guadagnarsi di che vivere” ha concluso il leader Cisl.
Fonte: cisl.it