“La crescita dell’occupazione è un dato inconfutabile e certamente importante. Ma c’è ancora troppo lavoro debole, sottopagato, insicuro, troppo disallineamento tra competenze disponibili e fabbisogni sui territori. Il nostro obiettivo deve essere non solo aumentare l’occupazione, ma migliorarne la qualità, elevare il valore aggiunto prodotto dal lavoro, la produttività e con essa le retribuzioni dei lavoratori”. Lo ha detto oggi a Formello il leader della Cisl Luigi Sbarra intervenendo alla tavola rotonda: EUROPA. LAVORO. EMERGENZA CAPORALATO. COME ARGINARE LO SFRUTTAMENTO nel quadro della manifestazione Itaca 2024.
“Serve il più grande investimento di sempre su apprendimento continuo, politiche attive efficaci e universali, riconversione del lavoro povero. C’è da costruire una rete universale che protegga e promuova la persona in ogni fase della vita lavorativa. È fondamentale poi puntare sulla partecipazione attiva dei lavoratori alle scelte strategiche delle imprese, inclusa la possibilità di beneficiare degli utili aziendali. Questo non solo incentiva la produttività, ma rafforza il senso di appartenenza e responsabilità collettiva, perché un’azienda di successo è frutto del contributo di tutti. Siamo pronti a lavorare con Confindustria e le altre associazioni imprenditoriali. Dobbiamo promuovere un patto che impegni istituzioni, sindacati e imprese per rendere più sicuri i luoghi di lavoro. Bisogna dare più poteri ai delegati alla sicurezza, assumere più ispettori e tecnici della prevenzione, estendere la patente a crediti a tutti i settori, più investimenti in formazione e prevenzione, anche attraverso l’utilizzo strutturale dell’avanzo di bilancio INAIL. E bisogna applicare anche le norme contro il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori a partire dalla Legge 199, che abbiamo conquistato nel 2016 ma che ancora risulta attuata solo negli aspetti repressivi”.
Fonte: cisl.it