“Da articoli di stampa leggiamo che in Italia, il Paese con la popolazione più anziana, mancano almeno 65 mila infermieri. A questo punto ci chiediamo: chi ha fatto la programmazione, e dove eravamo quando medici e infermieri fuggivano dagli ospedali per via di buste paga tra le più basse in Europa e turni di lavoro impossibili?” E’ quanto si chiede Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl.

“Tra liste d’attesa, pronto soccorso ‘assaltati’, rinunce alle cure e disuguaglianze sociali il Ssn è in codice rosso da tempo. Occorre invertire la rotta fino a quando sarà possibile. Al Ssn pubblico – conclude Didonè – non servono solo più risorse ma anche più programmazione, più organizzazione e una maggiore condivisione tra Stato e Regioni.”

 

Fonte: pensionati.cisl.it