“Le aggressioni al personale sanitario negli ospedali rappresentano un’escalation di violenza che va avanti dal 2020, tant’è che negli ultimi tre anni quasi il 60% del personale sanitario (più di un lavoratore su due) ne è stato vittima, fisicamente e verbalmente: numeri allarmanti che parlano da soli”: lo dichiara Emilio Didonè, segretario generale FNP CISL.
Diciamo SI alle Forze di polizia all’interno degli ospedali, anche se molte di queste misure sono state ‘tagliate’ dalle spending review di chi oggi le invoca. Diciamo SÌ all’inasprimento delle pene per chi aggredisce medici e sanitari, ma chi oggi le chiede continua a depenalizzare i reati penali in questo Paese. Quanto accade non può e non deve passare sotto silenzio!
Non vogliamo che questi episodi di violenza diventino una routine alla quale, purtroppo, si stanno già abituando tutti: politica, istituzioni e opinione pubblica. Non è possibile oggi che l’accesso in qualsiasi struttura sanitaria sia consentito a tutti, senza le opportune e normali misure di sicurezza di ogni luogo di lavoro.
E’ un preciso dovere dello Stato e delle Regioni mettere in sicurezza gli ospedali e il personale che vi opera, garantendo da subito a medici e sanitari di poter svolgere il proprio lavoro in serenità e al riparo da violenze”.
Fonte: pensionati.cisl.it