“Rallenta la crescita economica del Lazio ma è boom del turismo per cui, nel 2023, il Lazio è diventata la prima regione italiana per crescita delle presenze, superando di gran lunga (+15,4%), i livelli che si registravano prima delle ondate pandemiche. La notizia che conferma la vocazione anche turistica dei nostri territori arriva dal rapporto annuale “L’economia del Lazio” della Banca d’Italia, presentato questa mattina a Roma, uno strumento insostituibile per comprendere le dinamiche del sistema economico regionale, anche per il Sindacato” commenta, in una nota, Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio. “Il settore dei servizi si conferma quindi settore d’eccellenza per la nostra regione, grazie al turismo previsto in aumento anche per l’imminente appuntamento giubilare della Capitale. Bene anche l’occupazione che è aumentata del 2,3%, poco più che nella media italiana, peccato però che siano cresciute soprattutto le posizioni di lavoro dipendente a tempo determinato, contrariamente a quanto accaduto nel resto del Paese, dove la crescita è stata trainata da contratti di lavoro stabili. Un dato questo che ci preoccupa, insieme alle performance legate all’industria, dove si registra un pesante calo delle esportazioni (-13,7%), e insieme anche alla diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie (-1%) causata da una inflazione sostenuta che ha eroso gli aumenti dei redditi (+4,2). È fondamentale, quindi, avviare una politica dei redditi che permetta a salari, pensioni e sussidi di recuperare il potere d’acquisto perso in questi anni a causa dell’inflazione, perché solo attraverso un approccio integrato e concertato possiamo sperare di vincere la battaglia contro la povertà. Come Cisl del Lazio siamo pronti a fare la nostra parte in tutti i territori ed in tutti i luoghi di lavoro della Regione, insistendo anche sulla formazione e sugli investimenti nelle competenze dei lavoratori, fattori oggi più che mai strategici per la crescita complessiva della nostra economia. Un’economia che dovrà essere il più possibile ampia, condivisa e solidale, grazie ad una più ampia diffusione della partecipazione dei lavoratori alle scelte d’impresa. Questi gli impegni che, come Cisl, ci rappresenteranno e ci impegneranno in prima linea negli anni a venire, su tutti i nostri territori e in tutte le aziende, pubbliche e private”.


Fonte: cisl.it