Ogni anno in Italia si verificano quasi 4 milioni di incidenti domestici che colpiscono soprattutto gli anziani. Si tratta di incidenti comuni e in gran parte facili da prevenire. Per ridurre i rischi sono sufficienti piccoli interventi.
LE CADUTE E I FATTORI DI RISCHIO
Le cadute, in particolare negli anziani e nelle persone con fragilità, sono un evento a cui prestare grande attenzione, perché possono avere effetti importanti e conseguenze non solo fisiche ma anche psicologiche. Spesso, infatti, l’insicurezza determinata dalla paura di cadere può limitare notevolmente lo svolgimento delle attività della vita quotidiana e può far perdere l’indipendenza e l’autonomia, soprattutto nel caso delle persone più anziane.
Il problema delle cadute nell’anziano è, quindi, particolarmente rilevante non solo per la frequenza e la gravità degli esiti nel caso di fratture, ma anche per il benessere psico-fisico della persona. Conseguenze fisiche, ma anche psicologiche, che possono anche far perdere l’indipendenza e l’autonomia nella vita quotidiana, soprattutto nel caso delle persone più anziane.
La maggior parte delle cadute sono causate da una combinazione di fattori di rischio, molti dei quali, però, possono essere modificati.
ALCUNI DATI
Secondo i dati dell’indagine nazionale PASSI d’Argento, il sistema di sorveglianza della popolazione con più di 64 anni del nostro Paese, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, nel biennio 2021-2022, l’8% degli intervistati ha dichiarato di essere caduto nei 30 giorni precedenti l’intervista e, nel 13% dei casi, è stato necessario il ricovero ospedaliero di almeno un giorno.
Le cadute sono più frequenti con l’avanzare dell’età (le riferiscono il 6% dei 65-74enni e l’11% degli ultra 85enni), fra le donne (il 9% contro il 6% negli uomini) e fra le persone con molte difficoltà economiche (il 12% contro il 6% di chi non ne ha).
IL LUOGO IN CUI AVVENGONO PIÙ FREQUENTEMENTE LE CADUTE
Per quanto riguarda il luogo in cui avvengono più frequentemente le cadute, secondo i dati il numero più elevato si registra all’interno della casa (64%) e meno frequentemente in strada (19%), in giardino (13%) o altrove (4%). Tuttavia, la casa non è percepita dagli anziani come un luogo a rischio di cadute: solo 1 intervistato su 3 la reputa un luogo in cui la probabilità di avere un infortunio è alta o molto alta. Questa consapevolezza cresce con l’età (46% fra gli ultra 85enni), è maggiore fra le donne (37% vs 24% fra gli uomini) e fra le persone con molte difficoltà economiche (43%) o una bassa istruzione (37%).
Quasi 4 intervistati su 10 hanno paura di cadere, dato che sale a 6 su 10 fra chi ha già vissuto questo evento. La paura di cadere cresce con l’età, è maggiore fra le donne, fra chi ha molte difficoltà economiche o bassa istruzione e fra chi vive solo. La caduta è anche associata al malessere psicologico: la prevalenza di persone con sintomi depressivi fra le persone che hanno subito una caduta negli ultimi 30 giorni è del 18% (contro il 10% del campione totale).
PREVENZIONE: LE PRECAUZIONI DA SEGUIRE
La prevenzione è fondamentale. È importante, allora, seguire delle piccole precauzioni che, anche se non possono sempre evitare le cadute, possono prevenirle il più possibile, come ad esempio:
indossare scarpe chiuse, con suola bassa e antiscivolo;
scegliere abiti della taglia giusta, perché vestiti troppo lunghi o larghi possono aumentare il rischio di cadere;
accendere le luci e non dimenticare gli occhiali e l’apparecchio acustico se abitualmente utilizzati;
usare sempre gli ausili se ci si muove con difficoltà.
Inoltre, in casa è opportuno eliminare rischi e ostacoli, che possono far inciampare o scivolare, e prestare maggiore attenzione se si vive con animali o bambini.
L’USO DEGLI AUSILI
L’uso degli ausili, in particolare, è fondamentale per prevenire le cadute. Sempre secondo i dati di PASSI d’Argento, solo il 71% degli intervistati ricorre all’uso di almeno uno dei presidi anticaduta in bagno, mentre il restante 29% non li utilizza. Il 66% degli intervistati, infatti, riferisce di adottare il tappetino come presidio anticaduta nell’uso della vasca da bagno o della doccia, mentre è minore il ricorso ai maniglioni (22%) o ai seggiolini (15%). L’uso di questi presidi è più frequente al crescere dell’età (tra gli ultra 85enni raggiunge l’84%), tra le donne (75%), fra le persone con maggiori difficoltà economiche (76%), fra chi ha un basso livello di istruzione (77%).
LA CAMPAGNA “PARACADUTE”
Segnaliamo la campagna “ParaCadute” per la prevenzione delle cadute in casa, in ospedale o in strada diffusa dal Servizio Sanitario Regionale dell’Emilia-Romagna. La campagna ha l’obiettivo di diffondere consigli utili e raccomandazioni pratiche ed è rivolta non solo alle persone più a rischio, ma anche ai familiari e ai caregiver.
La campagna “ParaCadute” fornisce indicazioni utili per la prevenzione delle cadute anche in caso di ricovero in ospedale o in occasione di visite in ambulatorio.
In particolare, tra i suggerimenti per evitare le cadute in ospedale, c’è, ad esempio, quello di tenere il comodino vicino al letto e avere tutto a portata di mano; ma anche suonare sempre il campanello se si ha bisogno e frenare la carrozzina prima di sedersi e alzarsi.
Infine, per le persone più anziane e con fragilità che devono recarsi in un ambulatorio è preferibile farsi accompagnare, portare con sé gli ausili necessari, farsi aiutare dal personale, non alzarsi dal lettino o andare in bagno da soli se si hanno difficoltà e, soprattutto, non vergognarsi mai di chiedere aiuto se ci si sente a rischio di cadere.
L’opuscolo, disponibile in forma cartacea nelle strutture sanitarie regionali dell’Emilia-Romagna, propone anche un test per sapere se si è a rischio caduta; infine, alcuni video tutorial mostrano esercizi del programma educativo di ginnastica per la prevenzione delle cadute per migliorare forma fisica, forza ed equilibrio, sempre seguendo le raccomandazioni indicate.
Fonte: pensionati.cisl.it