Un “Manifesto” che vede tra i primi firmatari un gruppo di importanti economisti, giuslavoristi e sociologi del lavoro a sostegno della campagna di raccolta firme della Cisl per una legge di iniziativa popolare che intende disciplinare la partecipazione gestionale, finanziaria, organizzativa dei lavoratori nelle aziende. E’ l’iniziativa lanciata dalla Cisl in occasione della “Festa della Partecipazione” in corso oggi e domani in tutta Italia nei luoghi di lavoro e nei territori.
“In un momento estremamente delicato per la nostra storia, condizionato da preoccupanti instabilità geo-politiche, crescenti divari di produttività e valore tra settori e contesti geografici, polarizzazione delle competenze e dei salari, esclusione sociale delle persone più deboli e perduranti difficoltà del sistema scolastico, formativo e universitario, la CISL non si accontenta di assistere a uno stanco dibattito attorno alle possibili soluzioni di breve termine”, sottolinea il Manifesto.
“Per questo vogliamo rimettere al centro lo spirito e i contenuti della nostra Costituzione, che promuove un sistema economico e sociale alternativo tanto al liberismo quanto al dirigismo. In particolare, l’articolo 46 prevede che la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle aziende è un «diritto», ben più di una semplice facoltà, da concretizzarsi in conformità alla legge e «in armonia», non in conflitto, con le esigenze della produzione.
In oltre settant’anni, non sono state approvate leggi in grado di liberare il potenziale sociale ed economico di questa disposizione. Le rigide contrapposizioni ideologiche prima, l’affermazione di modelli manageriali ostili al coinvolgimento dei lavoratori poi e, infine, la linearità novecentesca della produzione e dell’organizzazione del lavoro si sono rivelati ostacoli insormontabili per le molte proposte che pure si sono succedute nei decenni”, aggiunge il Manifesto Cisl.
“La situazione di oggi è diversa: sono già centinaia le buone pratiche di partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese, in ambito strategico, ma anche economico, organizzativo e consultivo; il livello di istruzione e competenze dei lavoratori è sempre più elevato; tanto la crisi economica derivante dal Covid, quanto quella causata dall’incremento dei costi energetici, hanno dimostrato ad associazioni datoriali e sindacati che la collaborazione è ben più feconda della dogmatica contrapposizione”, aggiunge ancora la Cisl. “Siamo convinti che i tempi siano maturi per dare seguito alle intuizioni dei padri costituenti e dei fondatori della CISL creando le condizioni strutturali per un nuovo rapporto tra capitale e lavoro, responsabile e generativo. Per questo abbiamo avviato una grande campagna di raccolta firme, per presentare al legislatore una legge di iniziativa popolare che intende disciplinare la partecipazione gestionale, finanziaria, organizzativa e consultiva dei lavoratori alle imprese.
Fonte: cisl.it