“Prende corpo lo Snaa (Sistema nazionale per la popolazione anziana non autosufficiente) che la Fnp Cisl ha sempre considerato il vero centro operativo della riforma e che provvede alla programmazione e alla condivisione di tutti gli interventi di natura pubblica in materia sociale e sanitaria. Giudichiamo positivo che il nuovo decreto promuova da un lato l’invecchiamento attivo, il mantenimento in salute e l’integrazione nella società degli anziani e, dall’altro, predisponga anche il continuum assistenziale di sostegno, con valutazioni personalizzate e multidimensionali, alle persone anziane con una o più cronicità, fino alla vera e propria non autosufficienza.”
“È importante che la strada sia stata tracciata ma ci vorranno ulteriori provvedimenti per riempirla di contenuti esigibili e tangibili”, continua Emilio Didonè. “Dovremo attendere almeno fino alla fine di questo 2024 per vedere una svolta concreta nelle politiche per gli anziani a partire dalla tanto attesa ‘prestazione universale’ che dovrebbe comportare la riforma della discussa indennità di accompagnamento.”
“Certamente il tema delle risorse rimane un argomento particolarmente spinoso così come abbiamo sempre sostenuto”, conclude Emilio Didonè. “Il mancato finanziamento nella legge di bilancio aveva suscitato delusione e perplessità ma oggi il decreto stanzia complessivamente oltre 1 miliardo di euro per i primi due anni. Sono risorse importanti per far decollare questa riforma ma tutti sappiamo che ne serviranno altre, strutturali aggiuntive, da trovare durante la legislatura, per potenziare e qualificare il sistema degli interventi e servizi integrati sociosanitari garantendo all’anziano il diritto di continuare a vivere e curarsi nella propria casa”.
Fonte: pensionati.cisl.it