“Sulla legge di bilancio diamo una valutazione articolata: per due terzi è una legge che si porta dietro provvedimenti che derivano dal precedente governo, tra i quali sono presenti molte istanze avanzate dalla nostra organizzazione, come la partita del cuneo fiscale, quella riguardante la decontribuzione, i temi di matrice lavoristica che è bene vengano reiterati, ma presenta anche aspetti su cui la nostra valutazione è molto severa”. Lo ha detto il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, al termine dell’incontro con il segretario del Pd, Enrico Letta, cui ha partecipato anche il segretario confederale Cisl Giulio Romani ed i rappresentanti di Cgil e Uil. “Se, da una parte, il DDL integra misure importanti nella risposta emergenziale, garantendo fino a marzo 2023 sostegno a lavoratori, famiglie e sistema produttivo- ha sottolineato Ganga- dall’ altra risulta debole ed incompleta sul versante espansivo, negli investimenti rivolti a occupazione, infrastrutture, strategie industriali ed energetiche, nel rilancio della sanità e dei servizi pubblici, nella capacità di progettare una nuova politica dei redditi e di mettere in campo riforme strutturali. Apprezzabile è il potenziamento dell’assegno unico per le famiglie numerose, l’innalzamento della soglia Isee a 15mila euro per gli sconti in bolletta, il miglioramento dei congedi parentali, il sostegno ai redditi bassi per l’acquisto di beni essenziali. Significativa la detassazione degli accordi di produttività e le provvidenze riconosciute alle imprese che assumono e stabilizzano donne e giovani. Rispetto alla partita pensionistica, se, da un lato, si stempera la possibilità dello scalone della Fornero, l’operazione fatta sulla rivalutazione ha non poche criticità: aver ridotto la perequazione a partire da quattro volte il trattamento minimo, ad esempio, penalizza gravemente assegni di fascia media, ex lavoratori che percepiscono redditi netti da 1600 euro. Ecco perché all’ incontro del 7 dicembre a palazzo Chigi andremo motivati, determinati a modificare e rivedere la manovra. Nella nostra cultura, nella cultura della Cisl, c’è il trattare fino all’ ultimo minuto per il raggiungimento del bene comune: rimarremo inchiodati ai tavoli perché siamo profondamente convinti che, in questa fase, solo il negoziato possa poter cambiare in meglio il testo della legge”. “Continueremo a trattare con il governo ed accompagneremo la finanziaria durante l’iter parlamentare”, ha concluso Ganga.
Fonte: cisl.it