“L’indagine presentata oggi da Cittadinanzattiva fotografa molto bene la situazione della sanità laziale e rileva dei dati in parte coincidenti con delle nostre rilevazioni realizzate e presentate lo scorso mese di marzo, dove si confermava sostanzialmente come, per sette cittadini laziali su dieci, il vero tallone d’Achille della sanità fossero proprio le liste di attesa e le tempistiche troppo lunghe, da cui la necessità di ricorrere alla sanità privata”.
Così, in una nota, Enrico Coppotelli, segretario generale Cisl Lazio.
“Da allora, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha condiviso con le Organizzazioni Sindacali importanti novità che dovrebbero andare nella giusta direzione per sanare questo annoso problema. Da una parte, con l’innesto di migliaia di nuovi operatori sanitari, richiesta che la Cisl sollecita da tempo, per rispondere con maggiore prontezza alle richieste dei cittadini alleviando anche l’enorme carico di lavoro dei sanitari a cui sono sottoposti quotidianamente. Dall’altra, con l’annunciato inserimento nel Recup delle agende private accreditate, per gestire più facilmente la ricerca degli appuntamenti accorciando i tempi di attesa. Siamo certi che la strada imboccata sia quella giusta e che il mix, tra nuove assunzioni e incrocio delle agende del sistema pubblico/privato, potrà portare benefici concreti ai cittadini, di cui tanti anziani e fragili. Occorre lavorare tutti insieme per correggere le storture della nostra sanità, un bene pubblico che va difeso e sostenuto per garantire a tutti l’accesso a quelle cure di qualità che il nostro SSR è in grado di espletare a ogni livello”.
Fonte: cisl.it