Non è una semplice opzione, ma un imperativo categorico: invertire il trend di una sanità laziale che da anni continua a rincorrere l’emergenza. Mentre invece è arrivato il momento di programmare un futuro più roseo per i cittadini e per il personale.
La Cisl Lazio ha organizzato un’iniziativa che si terrà a Roma giovedì 14 marzo alle 9.30, proprio sul tema “La sanità del Lazio oltre l’emergenza… Al centro le persone ed il lavoro”. L’introduzione sarà affidata ad Enrico Coppotelli Segretario Generale Cisl Lazio, poi Interverrà il presidente della Regione Francesco Rocca, mentre le conclusioni sono affidate a Luigi Sbarra, segretario generale nazionale della Cisl.
Ma ci saranno anche Giancarlo Cosentino (reggente Fp Cisl Lazio), Alessandro Ridolfi (direttore generale Regione Lazio), Lucilla Boschero (segretaria generale Cisl Medici Lazio), Maurizio Pigozzi (Aiop Lazio), Michele Bellomo (Aris Lazio). A moderare il dibattito Carlotta Angeloni (giornalista Rai Tg1).
Ci sono occasioni irripetibili all’orizzonte per il Lazio, commenta Coppotelli e nella sanità il centro di gravità permanente è rappresentato dalle persone. Lo scatto in avanti può avvenire puntando su di loro e sul lavoro.
Ora c’è la possibilità di cambiare direzione alla narrazione. Iniziando proprio dalla sanità. E come si archivia la stagione dell’eterna emergenza? Attraverso investimenti, risorse e assunzioni.
Con il lavoro insomma. Soltanto così le persone si possono mettere al centro. Pensiamo all’abbattimento della mobilità passiva, allo stop ai viaggi della speranza, al potenziamento dei Pronto Soccorso, alla drastica riduzione dei tempi per una visita, per un esame, per una diagnosi. Al centro vanno messi i malati e le loro famiglie.
L’auspicio della Cisl un anno fa è stato quello di una Regione delle opportunità. Si può fare, si deve fare. Puntando sul lavoro. Come motore una sanità baricentrica ed efficiente, finalmente fuori dalla palude dell’emergenza.
Fonte: cisl.it