Quello della non autosufficienza è un tema particolarmente delicato che, nel nostro Paese, riguarda circa 10 milioni di persone tra anziani, familiari e chi li assiste professionalmente. Persone che quotidianamente si trovano a dover fronteggiare le difficoltà della gestione non solo della patologia, ma anche delle difficoltà legate alla mancanza di servizi adeguati.

La Cisl e la Fnp si battono da tempo per dotare il Paese di una legge sulla non autosufficienza, tema oggetto di numerosi confronti con le istituzioni. Una legge necessaria, cornice indispensabile per rispondere ai bisogni delle persone disabili e non autosufficienti e garantire le cure e il sostegno alle famiglie.

I DATI

Attualmente, gli over 65 in Italia sono 13,8 milioni, il 23% della popolazione. Nel 2050 si stima che arriveranno a sfiorare i 20 milioni (34% della popolazione). Gli anziani non autosufficienti, cioè con disabilità fisiche o mentali che ne determinano la dipendenza da altre persone nella vita quotidiana, sono circa 2,9 milioni. E, secondo le stime attuali, il numero di anziani non autosufficienti arriverà fino a quasi 5 milioni entro il 2030. (Fonte dati Censis)

Oggi la cura e la gestione della non autosufficienza è a carico quasi esclusivo delle famiglie che, oltre a dover dedicare molto del proprio tempo ed energie alla cura dei propri cari, non avendo servizi domiciliari di supporto devono anche farsi carico economicamente dei costi di assistenza.

Secondo i dati Censis, oggi riceve un’assistenza a casa il 6,5% degli anziani, con una media di 18 ore all’anno. Mentre a livello internazionale si stima siano necessarie circa 20 ore mensili di assistenza.

UN PASSO IMPORTANTE: l’APPROVAZIONE DEL DdL 

Il 10 ottobre 2022, finalmente, il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del Disegno di Legge Delega per la riforma nazionale della non autosufficienza, una riforma attesa da circa 30 anni.

Il disegno di legge approvato dal Governo rappresenta un punto fermo per continuare il percorso di stretta e preziosa collaborazione tra Fnp e Cisl e raggiungere gli ambiziosi obiettivi che ci siamo prefissati. Un punto di partenza su cui strutturare un sistema nazionale di promozione del benessere degli anziani e di assistenza di lungo periodo per i non autosufficienti.

Si tratta di un “provvedimento” costituito di tre parti e di 9 articoli di notevole impatto sociale e ad ampio respiro, che attua una delle riforme previste dal Pnrr in materia di assistenza agli anziani non autosufficienti, promuovendo anche interventi per l’invecchiamento attivo, l’inclusione sociale e la prevenzione delle fragilità. Quindi, non tratta solo di persone anziane non autosufficienti ma per certi versi potrebbe diventare una riforma epocale, se si riuscirà a realizzarla completamente in tutte le sue deleghe, in quanto inciderà in modo sostanziale sulla macchina organizzativa dei servizi sociosanitari che da troppo tempo lavorano senza una organica interazione e integrazione.

Il nuovo Governo e il nuovo Parlamento dovranno, ora, proseguire il percorso di elaborazione della riforma e portarlo a compimento, come previsto dal PNRR. Saranno, quindi, chiamati a disegnarne la versione definitiva: l’obiettivo dovrebbe essere un testo ambizioso, all’altezza delle aspettative di anziani e famiglie. Ampio sarà lo sforzo da compiere, sia nel definire i contenuti degli interventi sia nel reperire i nuovi finanziamenti necessari, aspetto sinora non affrontato. La condizione per riuscirci è chiara: la non autosufficienza deve diventare una priorità politica.

Nello speciale sulla non autosufficienza ripercorriamo l’impegno che la Fnp e la Cisl portano avanti per questa battaglia di civiltà, la strada fino ad ora compiuta e la situazione in Italia, offrendo una sintesi dettagliata del disegno di legge e delle principali novità per i pazienti e per le famiglie. 

 

Fonte: pensionati.cisl.it