“Il governo ci dia retta. C’è bisogno di aprire una nuova stagione di dialogo sociale tra governo e sindacati confederali, le forze organizzate e radicate nei territori che sono ancora le uniche in grado di coinvolgere e mobilitare migliaia di persone in questo Paese. Chiediamo un confronto serio e continuo che affronti seriamente i problemi e le sfide aperte sul terreno della sanità, della crescita, del lavoro e delle grandi riforme stabili che questo Paese aspetta da anni”: lo afferma Emilio Didonè, segretario generale dei pensionati Cisl in occasione della terza e ultima mobilitazione nazionale organizzata da Cgil Cisl Uil oggi 20 maggio.
“Questa mattina siamo in piazza a Napoli per appellarci ancora al governo al quale chiediamo interventi urgenti affinché possa rispondere presto a quelle che riteniamo essere le urgenze di questo Paese: sanità, lavoro, fisco, pensioni, non autosufficienza. C’è bisogno di riordinare una sanità che riesce a garantire l’assistenza solo alle persone più agiate, tagliando fuori coloro che invece vivono condizioni di difficoltà, impossibilitate a pagare e quindi costrette a rinunciare alle cure. Esami, visite e ricoveri sono bloccati da liste d’attesa infinite: il governo comprenda che non è più possibile accettare un Ssn incapace di rispondere ai bisogni dei nostri malati.”
“Tra le altre richieste contenute nella piattaforma unitaria – continua Didonè – quella riguardante la necessità di un fisco più equo e di un maggior contrasto all’evasione fiscale, che permetta di recuperare risorse da destinare ai comparti più deficitari: sicurezza, scuola e sanità. Infine la riforma della previdenza – conclude il segretario generale Fnp – che separi nettamente la previdenza dall’assistenza, garantisca pensioni dignitose e preveda la piena indicizzazione di tutti i trattamenti per adeguarli al costo della vita sempre più alto.”
Fonte: pensionati.cisl.it