La consueta e puntuale analisi di ItaliaOggi sulla qualità della vita conferma delle situazioni molto chiare. Roma è tra le realtà che segna un netto miglioramento, mentre lo stesso non si può dire per Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. Nella classifica generale la Capitale è in posizione numero 33 e ne guadagna 20 rispetto al 2022. Poi viene Viterbo al 70° posto (-1), Frosinone al 75° (+3), Rieti all’80° (-19), Latina al 76° (-5). Roma è nella fascia di città dove la qualità della vita è definita “accettabile”, le altro quattro province nella zona dove invece è “scarsa”.
Altrettanto significativa l’analisi sul fattore della “resilienza” rispetto agli shock determinati prima dall’emergenza Covid e poi dall’attuale crisi geopolitica, evidenziando come la capacità di adattamento e reazione sia molto decisa nelle città metropolitane, a scapito delle altre province.
Se parliamo di Affari e Lavoro, Roma è 64esima, quindi anche in questo caso si attesta in una condizione che possiamo definire “accettabile”. Mentre Viterbo 67esima, Frosinone 75esima, Rieti 81esima, Latina 82esima.
Negative, purtroppo, le posizioni della nostra regione sul tasso di occupazione maschile e femminile tra i 15 e i 64 anni.
Tendenze che, complessivamente, la Cisl del Lazio ha individuato da anni, mettendo in evidenza il divario tra Roma e le altre quattro province del Lazio, sempre più risucchiate nelle dinamiche del Mezzogiorno, anche e soprattutto su temi decisivi come la disoccupazione, i bassi salari, il precariato diffuso. Peccato però che si sia esclusi da quelle soluzioni, come la Zes, che invece prevedono dei benefici per chi intende investire nelle zone più depresse del Sud Italia.
La Cisl Lazio sta mettendo in campo senso di responsabilità e competenze, prestando attenzione alle istanze del territorio e delle imprese. Non servono comportamenti “antagonisti”, occorre invece guardare ai processi produttivi nei luoghi di lavoro. E’ questa la ratio della nostra proposta di partecipazione dei lavoratori nei consigli delle imprese sul modello nord-europeo. Così come la riduzione della pressione fiscale è il tema dirimente, specialmente per le fasce più deboli e fragili della popolazione. A questo abbiamo guardato per la firma dell’accordo con la Regione Lazio.
Fonte: cisl.it