Il governo ha prorogato fino a fine settembre gli aiuti per far fronte ai costi energetici, stanziando 800 milioni di euro. La formula è la stessa di sempre: garantiscono uno sconto, direttamente in bolletta, per chi si trova in difficoltà economica (a prescindere dai consumi effettivi) o in condizioni di disagio fisico. L’importo varia però sulla base di diverse variabili, dall’Isee al numero dei componenti della famiglia.

Vediamo come funziona il Bonus Luce e quali sono gli importi previsti per il terzo trimestre del 2023.

Il Bonus Luce per disagio economico è accessibile a tutte le famiglie con ISEE non superiore a 9.530 euro, oppure alle famiglie con almeno 4 figli con ISEE fino a 30.000 euro e ai titolari di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza. In più, per le famiglie con ISEE compreso tra 9.530 e 15.000 euro viene riconosciuto ugualmente il bonus ma con un importo ridotto all’80% del suo valore completo. A determinare l’importo dell’agevolazione è la composizione del nucleo familiare (numero di componenti).

Per il terzo trimestre del 2023 gli importi previsti del Bonus Luce sono i seguenti:

  • 1-2 componenti: 50,6 euro (40,48 euro per chi riceve il bonus ridotto all’80%)
  • 3-4 componenti: 61,64 euro (49,31 euro per chi riceve il bonus ridotto all’80%)
  • oltre 4 componenti: 67,16 euro (53,73 euro per chi riceve il bonus ridotto all’80%)

Ricordiamo che il Bonus Luce per disagio economico viene riconosciuto in automatico, senza la necessità di presentare alcuna domanda. Basta aver richiesto l’ISEE.

Si possono poi ottenere gli sconti, senza guardare all’ISEE, in caso di disagio fisico (che comporta l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita). Chi è in condizione di disagio fisico deve fare domanda al Comune, oppure ai centri CAF abilitati, mostrando un certificato ASL che vada ad accertare la condizione di salute, il necessario utilizzo di apparecchiature elettromedicali per supporto vitale, di che tipo è questa apparecchiatura utilizzata, quante ore viene utilizzata.

 

Fonte: pensionati.cisl.it