“In merito all’approvazione definitiva della Legge sull’autonomia differenziata, la CISL ribadisce di non aver una visione pregiudiziale sulla riforma, purché la sua attuazione resti nell’alveo della nostra Costituzione”. E’ quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga.
Questo vuol dire, per la CISL, che è prioritario, nella fase attuativa, partire da una definizione condivisa e concertata con le parti sociali dei livelli essenziali delle prestazioni che riguardano i diritti civili e sociali che, per espressa previsione della nostra Costituzione, devono essere garantiti e finanziati in modo uniforme sull’ intero territorio nazionale, nonché dei relativi fabbisogni e costi standard.
L’altro aspetto di assoluta importanza per la CISL è la garanzia di adeguati meccanismi di solidarietà e di perequazione finanziaria per i territori svantaggiati con minore capacità fiscale, a partire dal Mezzogiorno e dalle aree interne del Paese, attuando così il principio solidaristico sancito nella nostra Carta e praticato dal Sindacato.
La CISL rinnova quindi al Governo e al Parlamento la piena disponibilità ad un confronto costruttivo sul percorso di definizione dei livelli essenziali e anche sulla definizione dei contenuti delle intese regionali per l’autonomia differenziata, nella convinzione che soltanto una riforma solidale e ben concertata può rafforzare l’unità e la coesione nazionale, contribuendo ad elevare efficienza ed efficacia dei servizi, responsabilizzando gli amministratori locali, semplificando le procedure e determinando condizioni positive per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione dell’intero Paese”.

 

Fonte: cisl.it