“Il 18 dicembre pomeriggio la Ministra del Lavoro Marina Calderone ha incontrato le segreterie confederali di CGIL, CISL e UIL come richiesto dalle stesse OO.SS. Per la CISL erano presenti la Segretaria confederale Daniela Fumarola ed il Segretario confederale Andrea Cuccello. E’ quanto sottolinea la Confederazione di Via Po in una nota.
La Ministra ha illustrato la situazione attuale dopo l’apertura odiena del ‘clic day’ per le richieste di AdI. Alle ore 16:00 erano state 45.000 le domande registrate di cui circa il 50% dirette e l’altra metà tramite patronato. Sono stati ribaditi ed illustrati poi dalla stessa Ministra e dai dirigenti presenti di Ministero ed Inps, i tempi di decorrenza rispetto alle istanze, al percorso di adozione della misura attraverso l’iscrizione alla domanda SIISL, la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD), il pagamento della prestazione, le eventuali sospensioni e la presa in carico da parte dei Servizi Sociali. Chiarimenti poi sono stati dati rispetto alla sottoscrizione del Patto di inclusione, di servizio personalizzato ed anche rispetto all’attivazione del programma di politiche attive, con l’impegno da parte della stessa Ministra di condividere un’importante ed intensiva azione di monitoraggio anche al fine di scongiurare eventuali difficoltà, ritardi o incongruenze nel breve, medio e lungo periodo.
Proprio da questo impegno la CISL ha chiesto che il monitoraggio sia attivo ed assicurato in tempi congrui, a partire da un primo step da fissare nella prima metà di gennaio. Sempre come CISL è stata ribadita poi l’importanza di monitorare l’effettiva congruità delle soglie e dei parametri per il calcolo del beneficio economico (la scala di equivalenza) ed i flussi di comunicazione tra procedura gestionale ADI ed il SIISL. Importante anche sottolineare il fatto che questo tempestivo primo incontro non fa il paio con la mancata consultazione che si attendeva rispetto alla nascita del Reddito di Cittadinanza nel 2018-19. Apprezzamento è stato espresso rispetto alla circolare del 16 dicembre che ha fatto chiarezza in anticipo (quasi due settimane) rispetto all’entrata in vigore (inizialmente prevista per il 1 gennaio 2024) assicurandone l’estensione temporale e la possibilità di riconoscimento economico post-valutazione al 1 gennaio.
Siamo consapevoli del rilievo politico che potrà assumere l’andamento di queste misure nel tempo a partire dalla semplicità di accesso, fino alla prospettiva di un’azione di politica attiva propedeutica all’uscita progressiva dalla situazione di povertà. Per questo, oltre all’impegno di tutti gli attori istituzionali, dal Ministero all’Inps, dai servizi sociali ai centri per l’impiego, sarà indispensabile proseguire e rafforzare un’azione di coordinamento e formazione congiunta anche con i patronati così coinvolti nel gestire al meglio questa azione.
Stesso impegno, anche se lievemente differito nel tempo ma ancor più oggetto di un monitoraggio puntuale ed informato, rispetto al Supporto Formazione Lavoro. Misura che per noi della CISL rappresenterà nel tempo il ponte ideale per le valutazioni più rilevanti.
Si riparte da qui per un impegno rinnovato ma più mirato e selettivo volto a difendere la parte più fragile della cittadinanza, ma creando al tempo stesso le condizioni per consentire, quanto più possibile, occasioni di ripresa e nuove opportunità anche individuali.
L’impegno della CISL quindi, si svolgerà in questa direzione, con la consueta attenzione e forza di intervento nel caso in cui ci si dovesse trovare nella condizione di rivedere le misure ora avviate”.

 

Fonte: cisl.it