“Celebrare il trentennale del Caf Cisl significa esprimere il doveroso ringraziamento a tutti quei sindacalisti ed operatori che sono stati e continuano ad essere i pilastri di quel ponte tra istituzioni e società rappresentato dai nostri Caf”. Così il leader della Cisl Luigi Sbarra ha salutato gli operatori del Caf Cisl riuniti, assieme alla dirigenza Cisl giunta da tutta Italia, all’ Auditorium Carlo Donat-Cattin di Roma per festeggiate i trent’anni della struttura cislina. “Il Caf Cisl è una comunità, una rete sussidiaria che risponde ai bisogni di milioni di persone, lavoratori, pensionati, famiglie. Un compito, una missione che richiede competenza, preparazione, empatia e prossimità”, ha aggiunto Sbarra, ricordando che: “La differenza tra una società di consulenza professionale e il Caf Cisl sta nel nostro essere sempre e comunque sindacalisti animati da una progettualità sociale, orientati alla solidarietà, all’equità fiscale, all’inclusività e al bene comune”. Soffermandosi sul tema della riforma fiscale il numero uno di via Po ha ribadito che “deve conservare il principio della progressività del sistema”. “Bisogna incrementare la lotta l’evasione ed abbassare le tasse a lavoratori e pensionati che pagano fino all’ultimo centesimo contribuendo al 85 per cento dell’erario ha specificato Sbarra che soffermandosi anche sulla manovra appena approvata l’ha definita come avente “un respiro sociale” ma da migliorare in Parlamento”. “Bisogna costruire una politica dei redditi concertata con un patto che metta sotto controllo prezzi e tariffe, fermi la speculazione, punti a rinnovare tutti i contratti”, ha concluso.
Fonte: cisl.it