“Non c’é lavoro senza sicurezza. È un binomio imprescindibile come più volte ha ricordato anche il nostro Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Ogni morte sul lavoro è uno scempio della nostra democrazia. I 700 morti che l’Inail ha registrato già nei primi 8 mesi dell’anno sono uno sfregio a una Repubblica fondata sul lavoro. Non sul profitto fine a sé stesso”. È quanto ha sottolineato oggi a Milano il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra partecipando al Forum ISSAPULIRE 2022. “Da lunedi è in corso una mobilitazione unitaria in tutti i territori e con assemblee nei luoghi di lavoro per sollecitare un piano nazionale sulla sicurezza. Sabato faremo una grande manifestazione a Roma a Piazza Santi Apostoli per denunciare ancora una volta che l’Italia è l’unica nazione europea che non ha ancora elaborato una vera strategia sul tema della prevenzione degli incidenti e della sicurezza sul lavoro. Speriamo che il nuovo governo sia sensibile a questo tema più di quanto non si sia fatto in passato, indicando le linee e le risorse che si vogliono impegnare. Chiediamo di migliorare il coordinamento tra tutti gli enti e di potenziare ulteriormente le assunzioni di ispettori e medici del lavoro perché questa guerra non si vince senza un esercito adeguato. Serve maggiore responsabilità sociale dell’impresa. Va istituita una patente a punti per qualificare le imprese e fatto un grande investimento sulla prevenzione, nella formazione di qualità, estendere i delegati alla sicurezza in ogni luogo di lavoro, garantire un presidio effettivo di controllo, utilizzare l’innovazione per rendere più sicuri macchinari e mezzi di cantiere. E poi c’è da fare un salto culturale: è tempo che i programmi scolastici affrontino questi temi, perché gli studenti, i ragazzi di oggi, saranno i lavoratori, gli imprenditori e i professionisti di domani”.

 

Fonte: cisl.it