La nostra storia oggi costituisce un patrimonio unico a disposizione di Noi tutti
Celebriamo i 70 anni della FNP, un riassunto densissimo di vite, di sentimenti, di partecipazione e di emozioni. La nostra storia oggi costituisce un patrimonio unico a disposizione di Noi tutti.
Il Settantesimo anno della FNP è un’occasione preziosa per fare il punto sulla capacità generativa, sul piano sociale che l’organizzazione ha dimostrato nella sua evoluzione. Emerge una storia di impegno nell’ambito della cooperazione e dell’impresa sociale che ha generato storie di costruzione di nuove opportunità per le persone e per le famiglie.
E’ necessario segnare i capitoli più importanti della nostra storia dell’attività capillare che la FNP ha svolto in tutti territori, con i Governi che si sono succeduti, una storia spesso sostenuta da uno studio approfondito e documentato delle aspettative e dei bisogni dei pensionati, in cui la cronaca s’intreccia con la narrazione.
Nel ripercorrere questi 70 anni ricordiamo alcune tappe cruciali:
– Era l’ANNO 1954
La FNP tiene il suo primo congresso.
Viene varata la legge 153 sulla revisione degli ordinamenti pensionistici e norme in materia di sicurezza sociale. Viene introdotta la pensione sociale per gli over 65 sprovvisti di reddito.
– ANNO 1970
Viene presentata al governo una petizione unitaria di oltre 2 milioni di firme nella quale si chiede la modifica della scala mobile in modo da poter garantire ai pensionati un minimo di 500 lire per ogni punto percentuale di aumento del costo della vita.
– ANNO 1973
Si tiene il VII congresso, si parla per la prima volta del superamento della commistione tra previdenza e assistenza.
– ANNO 1975
Importante accordo con il Ministero del Lavoro che introduce l’aggancio delle pensioni alla dinamica dei salari.
– ANNO 1977
Nasce il Coordinamento Donne sia a livello nazionale e a livello regionale. : indispensabile arricchimento della rappresentanza democratica. Le donne costituiscono il 50% degli iscritti alla FNP.
– ANNO 1980
Una lega in ogni campanile, l’idea era quella che anche nei borghi più piccoli vi dovesse essere una lega della FNP. Ne furono costituite 3.000. Ci fu una risposta formidabile dei pensionati che volevano partecipare.
– ANNO 1982
A Roma i sindacati dei pensionati in maniera unitaria organizzano una manifestazione per la riforma delle pensioni e l’approvazione del piano Sanitario Nazionale e Regionale. E’ la prima grande manifestazione i pensionati, in piazza sono 150 mila.
– ANNO 1990
Si avvia, presso il Centro Studi Cisl, la Suola permanente per la formazione sindacale del Fnp Cisl.
– ANNO 1996
Raccogliendo il sentire di molti territori. Nasce l’Anteas, l’Associazione di volontariato per tutte le età attive per la solidarietà.
– ANNO 2000
L’arrivo del nuovo secolo porta ad accrescere le ambizioni, mirando a cambiamenti radicali, dello sviluppo e della promozione di stili di vita sostenibili.
Viene varata la legge328 che riordina dopo oltre un secolo, l’assistenza in Italia.
– ANNO 2012
Guardando al futuro, si svolge a Firenze il primo Festival delle Generazioni. Oltre 30.000 le presenze nei tre giorni di eventi. Seguiranno altre edizioni e i tour in tutta Italia con “Il Festival in tour”
– ANNO 2021 – 22
Legge sulla non autosufficienza e il grande impegno della FNP. Il nostro impegno per la coesione sociale, la condivisione per affrontare con equità, giustizia e solidarietà la difficile fase di ricostruzione economica.
E siamo ancora qui, da 70 anni conduciamo le nostre battaglie a difesa dei più deboli, della vulnerabilità sociale, in un mondo in rapida trasformazione, in cui la mediazione, la rappresentanza sono fondamentali.
Competenza e passione la strada che abbiamo seguito per elevare le tutele delle nostre iscritte e dei nostri iscritti.
Ora è tempo di Festa! Il 2022 non è solo l’anno della “memoria”, ma è anche l’anno del “progetto” del rinnovamento.
Un’esortazione di Papa Francesco, che facciamo nostra in questa occasione:
“Abbiate sempre gli occhi rivolti al futuro. Siate terreno fertile, rinnovamento nella cultura e nella società. Ci vuole coraggio, umiltà e ascolto per dare espressione al rinnovamento.”