“Questa mattina si è svolto l’incontro tra i ministeri del Lavoro, della Salute, il Mise e le Parti sociali, sottoscrittrici del Protocollo nazionale di contrasto al pericolo di contagio da SARS CoV2, per affrontare il tema della valutazione sulla prosecuzione della sua validità in ogni luogo di lavoro. Con coro unanime è stata espressa la volontà di proseguire tenendo a riferimento quanto regolato attraverso il Protocollo nazionale (siglato nel 2020, aggiornato nel 2021) che, nato come strumento di natura pattizia e proseguito con riconoscimento di natura legislativa, ha permesso di garantire la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori nelle realtà lavorative. Tutela che ha reso i posti di lavoro, luoghi più sicuri e protetti dal pericolo di contagio, in tutto questo tempo, a partire dal periodo più drammatico fino ad oggi e che proseguirà nei mesi che verranno (nei riguardi dei quali non ci si può permettere di abbassare la guardia dell’attenzione)”. Lo dichiara il segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini, alla fine dell’incontro. “La prosecuzione della validità del Protocollo prevede la conferma ed il conseguente aggiornamento dei protocolli aziendali, da rendere concreto attraverso il confronto all’interno del Comitato aziendale, nella sua composizione partecipata (dove si ricorda la presenza degli RLS e degli RSU). Importante l’impegno preso durante l’incontro di rivedere il testo nazionale entro Giugno, potendo così avere una visione ancor più aggiornata e reale sulla base dei dati del contagio che si registreranno”.

 

Fonte: cisl.it