![](https://www.fnpcislroma.it/wp-content/uploads/2022/04/imm_6324_Progetto-senza-titolo-1.png)
I criteri e la ripartizione per Regioni delle risorse del Fondo
Il Fondo per il Caregiver familiare è stato istituito dalla Legge di Bilancio 2018 (Legge 205/2017, art.1 cc. 254-256) ed è destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare.
Chi è il caregiver familiare
Il caregiver familiare (familiare assistente) è una persona che presta assistenza gratuita e quotidiana ad un proprio parente di primo grado non autosufficiente fisicamente e/o mentalmente.
La gratuità e la disponibilità h/24 è la principale differenza fra un caregiver familiare e la classica figura del/della badante così come comunemente è intesa. Nello svolgimento di questa attività, il familiare che offre assistenza può operare in maniera diretta (lavare, vestire, cucinare, …) o indiretta (adempiere agli obblighi amministrativi) il proprio congiunto, convivente o non convivente, così come adottare tecniche di sorveglianza attiva (intervenire in caso di pericolo per l’assistito o gli altri) o passiva (paziente a letto che ha bisogno di controllo).
A quanto ammonta il fondo e come è ripartito
Il provvedimento contiene il riparto dei fondi alle Regioni per erogare sussidi:
- ai caregiver di persone in condizione di disabilità gravissima;
- ai caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali, comprovata da idonea documentazione;
- per programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.
Il fondo ammonta complessivamente, a euro 22.801.496,00, ai sensi di quanto disposto dall’art. 1, comma 254, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
Le risorse finanziarie sono ripartite tra le Regioni sulla base dei medesimi criteri utilizzati per la ripartizione del Fondo per le non autosufficienze. Il decreto riporta la tabella con gli importi per ciascuna regione:
REGIONI | PERCENTUALE RIPARTO | IMPORTO 2021 |
Abruzzo | 2,39 | 544.955,75 |
Basilicata | 1,08 | 246.256,16 |
Calabria | 3,47 | 791.211,91 |
Campania | 8,46 | 1.929.006,56 |
Emilia Romagna | 7,82 | 1.783.076,99 |
Friuli Venezia Giulia | 2,33 | 532.274,86 |
Lazio | 9,12 | 2.079.496,44 |
Liguria | 3,34 | 761.569,97 |
Lombardia | 15,91 | 3.627.718,01 |
Marche | 2,84 | 647.562,49 |
Molise | 0,66 | 150.489,87 |
Piemonte | 8,00 | 1.824.119,68 |
Puglia | 6,6 | 1.504.898,74 |
Sardegna | 2,86 | 652.122,79 |
Sicilia | 8,21 | 1.872.002,82 |
Toscana | 7,00 | 1.596.104,72 |
Umbria | 1,72 | 392.185,73 |
Valle d’Aosta | 0,25 | 57.003,74 |
Veneto | 7,94 | 1.810.438,78 |
TOTALE | 100 | 22.801.496,00 |
Fonte: pensionati.cisl.it