Celebrare la Giornata del 3 Dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, all’interno dell’importante contesto istituzionale dell’Osservatorio Nazionale presso la Presidenza del Consiglio offre l’occasione per ricordare quanto i diritti umani possano essere realmente attuati solamente con la partecipazione attiva di tutti gli attori sociali alla definizione degli indirizzi e al monitoraggio. E’ quanto si legge in una nota della Cisl che così prosegue:

“Nei prossimi mesi questa stessa partecipazione dovrà essere garantita nel monitoraggio trasparente e partecipato della riforma della valutazione di base nelle nove province oggetto della sperimentazione, un passo importante per radicare l’approccio bio-psicosociale che mette al centro la persona in una concezione dinamica in vista del progetto di vita”. Per poter imparare dalle lezioni apprese e tendere ad un continuo miglioramento.

E la medesima partecipazione dovrà consentire una visione ampia e non discriminante nelle norme in discussione, in Parlamento e al Tavolo inter-Ministeriale, per il riconoscimento la valorizzazione della figura del Caregiver, che ha un ruolo fondamentale nell’accompagnamento e nella promozione dell’inclusione delle persone con disabilità che necessitano di alti sostegni.

Ma in particolare, in questo 3 dicembre vorremmo porre l’attenzione sull’articolo 27 della Convenzione, che tratta di “Diritto al lavoro su base di uguaglianza con gli altri” e sulla necessità di tornare a mettere il tema “lavoro” al centro delle nostre azioni e riflessioni.

I dati delle Relazioni al Parlamento sull’attuazione della legge 68/99 ci mostrano un andamento di forte crescita negli scorsi anni, che ha portato a triplicare il numero di avviamenti e assunzioni negli anni successivi alla “manutenzione straordinaria” del 2015, sino agli anni della pandemia Covid, quando si è comunque garantita “una significativa tenuta quantitativa”.

E’ ora necessario rilanciare l’attenzione sull’“Articolo 27” tra Ministero per le disabilità e Ministero del lavoro e delle politiche sociali per rendere operative, anche attraverso gli indirizzi del Piano di Azione, alcune proposte di cui discutiamo da tempo:

Servono dati certi e flussi aggiornati, deve entrare pienamente in funzione la Banca Dati per il Collocamento Mirato per fornire dati utili ad orientare le politiche;
Servono servizi di collocamento mirato dotati di personale qualificato in numero adeguato e di strumenti aggiornati;
Servono incentivi certi per le aziende che assumono: il Fondo Nazionale deve essere incrementato strutturalmente per ridurre drasticamente il rischio di incapienza;
Serve un meccanismo di finanziamento stabile e accessibile da tutto il territorio nazionale agli
accomodamenti ragionevoli, anche attraverso la valorizzazione della contrattazione
collettiva.

Il 3 dicembre è la giornata dei diritti, che sia un nuovo rilancio del diritto al lavoro delle persone con
disabilità, attraverso la partecipazione del partenariato sociale ed economico”.


Fonte: cisl.it