“Le dimissioni di Tavares devono determinare una svolta un cambio di passo verso un piano industriale credibile, coraggioso e socialmente sostenibile di Stellantis nel nostro Paese. Bisogna tornare agli impegni presi e annunciati assegnando nuovi modelli, alzando la capacità produttiva sui siti nazionali, rilanciando gli investimenti sulle nuove tecnologie, confermando la Gigafactory di Termoli salvaguardando i posti di lavoro diretti e difendendo quelli dell’indotto. Ci aspettiamo una stagione molto diversa anche sul piano delle relazioni industriali, che in questi anni sono state mortificate”. (…) “L’Automotive è un sistema complesso e come tutte le filiere stratificate non può essere governato a compartimenti stagni Serve una politica industriale nuova, che sappia guardare in modo organico ad una costellazione di eccellenza composta da più di duemila imprese 170mila addetti. Parliamo di realtà che hanno problemi di competitività a causa di costi energetici estremamente alti ma che non possiamo lasciar allontanare o delocalizzare. Nessuno chiede incentivi a pioggia ma chi dimostra di puntare sull’Italia e valorizza il lavoro a aiutato”.

 

Fonte: cisl.it