“Soddisfazione da parte della Cisl per la conversione in legge da parte della Camera dei deputati del decreto, n. 137/2024 resosi necessario per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari”. E’ quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga. “La legge recepisce alcune delle istanze da tempo sollecitate anche dalla nostra Organizzazione rafforzando le misure a tutela delle violenze al personale sanitario e socio sanitario. Fra i diversi interventi oggetto del provvedimento è importante per la Cisl la misura relativa alla flagranza con la previsione che l’arresto possa avvenire anche in flagranza differita. Importante anche la volontà del legislatore di intervenire in ordine al reato di danneggiamento che ha visto la pena ulteriormente rafforzata con sanzioni opportunamente incrementate, così come è da apprezzare particolarmente che la norma abbia previsto l’aggravante quando il reato dovesse essere compiuto da più aggressori. La Cisl nel confronto anche in sede istituzionale aveva condiviso le predette misure proponendo alcune ulteriori disposizioni utili a stemperare il clima di violenza a carico dei sanitari fra le quali l’esigenza di aggiornare i DVR aziendali ai sensi dell’art. 18 del Dlgs. 81/2008 che dovrebbero prevedere una specifica valutazione del rischio aggressione per le diverse categorie operanti all’interno delle aziende sanitarie, l’obbligatorietà della segnalazione alla Procura da parte delle strutture sanitarie e l’obbligatorietà della costituzione di parte civile da parte delle stesse e dell’ente Regione così come la previsione del danno all’immagine per l’azienda e del danno esistenziale per il sanitario, temi che potranno essere oggetto di un possibile ulteriore arricchimento dell’attuale corpus normativo da inserire su prossimi provvedimenti di legge”.

 

Fonte: cisl.it