“Attendiamo una convocazione del Governo per discutere ed analizzare i contenuti del DDL Bilancio prima di dare un giudizio esclusivamente sindacale, ma se le misure annunciate fossero confermate, la Manovra accoglierebbe molte istanze CISL, come la riduzione strutturale del cuneo fiscale, la cui estensione si avvicina alla fascia media, e l’accorpamento delle aliquote Irpef”. E’ quanto sottolinea il leader della Cisl Luigi Sbarra. “Importante l’aumento degli stanziamenti per il Fondo Sanitario Nazionale, destinati ad assunzioni e stabilizzazioni, e la valorizzazione della contrattazione decentrata con la detassazione dei salari legati alla produttività e il rafforzamento dei fringe benefit a favore dei lavoratori. Positivo anche il ripristino dell’indicizzazione delle pensioni, lo stanziamento di risorse per i contratti pubblici 2025-2027, il rifinanziamento dell’Ape sociale, la conferma anche nei prossimi anni degli incentivi per le assunzioni al Sud. Riteniamo inoltre molto rilevanti gli interventi a sostegno alla famiglia ed alla natalità, il rafforzamento dei congedi parentali.
Vigileremo per garantire, se confermati in Manovra, l’effettiva attuazione di queste misure e migliorarle durante l’iter parlamentare. Occorre fare uno sforzo aggiuntivo sul ceto medio, incrementando la riduzione del cuneo fiscale e abbassando le aliquote Irpef del secondo scaglione da estendere almeno sino a 60 mila euro. Chiediamo, inoltre, un rafforzamento della lotta all’elusione ed all’evasione fiscale e contributiva e la riapertura del confronto sulla riforma delle pensioni.
Il contributo di solidarietà richiesto a banche e assicurazioni è un buon passo, ma va esteso anche alle multinazionali della logistica, del digitale, del farmaceutico e dell’energia. È necessario tassare maggiormente le grandi rendite immobiliari e finanziarie e riformulare le agevolazioni alle imprese, introducendo criteri di responsabilità sociale e promuovendo pratiche partecipative.
Guardando in avanti, è cruciale rinnovare i contratti pubblici e privati, investire di più sulla Sicurezza, realizzare pienamente i progetti del PNRR, rilanciare salari, produttività e politiche attive per il lavoro e la formazione, e sviluppare nuove strategie industriali ed energetiche. Questo percorso richiede l’impegno di tutti gli attori riformisti per definire un nuovo Patto della responsabilità basato sulla partecipazione sociale”.

 

Fonte: cisl.it