“La Cisl ha chiesto al Governo che “non si tocchi assolutamente la spesa sociale”. Così il segretario generale, Luigi Sbarra, intervenuto a Rainews 24. “Non è possibile allungare le mani con interventi di riduzione della spesa su lavoro, redditi delle famiglie, sanità, pensioni e politiche sociali”.
Secondo il leader della Cisl bisogna “costruire condizioni per rimettere in moto la crescita. Fino al 2026 la bussola è il Pnrr. Dobbiamo spendere fino all’ultimo centesimo e collegare le risorse del Pnrr a quelle dei fondi strutturali strutturali europei e alle risorse nazionali”.

“I sacrifici in questi anni di alta inflazione li hanno sopportati essenzialmente lavoratori dipendenti e pensionati, ecco perché dobbiamo costruire una manovra che aiuti a ridurre la pressione fiscale sui redditi medi. Ora i sacrifici vanno rivolti a quanti in questi anni di crisi hanno continuato a macinare utili e profitti. Stiamo chiedendo al governo di aprire una fase vera di dialogo e confronto per recuperare risorse. Le tasse vanno aumentate alle grandi rendite finanziarie e immobiliari” e, prosegue Sbarra, “bisogna creare le condizioni per un contributo di solidarietà sulle grandi multinazionali dell’energia, della farmaceutica, della logistica, dell’economia digitale, sulle banche. Allo stesso tempo bisogna portare avanti una una seria lotta all’evasione e all’elusione fiscale”.

E’ poi tornato a parlare di Stellantis: “Dall’audizione in Parlamento dell’amministratore delegato, Carlos Tavares, in programma oggi alle 13, ci aspettiamo coerenza e rispetto. Coerenza verso gli impegni che Stellantis ha preso col Governo e con le oganizzazioni sindacali – ha detto – e rispetto per decine di migliaia di lavoratori, verso i quali si deve esercitare la massima responsabilità sociale della multinazionale”.
Sbarra ha ricordato che il 18 ottobre la Cisl sarà “in Piazza del Popolo con i lavoratori del gruppo Stellantis per la maanifestazione nazionale unitaria dei metalmeccanici in occasione dello sciopero nel settore auto, per chiedere alla multinazionale di essere coerente e rispettosa degli impegni assunti circa la attivazione di nuovi modelli, l’aumento della produzione dei veicoli, la salvaguardia dei posti di lavoro, investimenti per quanto riguarda l’innovazione. Chiediamo a Stellantis di presentare un serio piano industriale per gli stabilimenti italiani, capace di salvaguardare l’intera filiera dell’automotive. Il Governo deve essere attento e impegnato per consentire tutto ciò”.

 

Fonte: cisl.it