“Un’iniziativa che vuole fare il punto sul mondo della non autosufficienza, partendo dalla riforma della legge che la riguarda da realizzare con l’apporto del sindacato”: questo il messaggio lanciato da Emilio Didonè, segretario generale della Fnp Cisl, la federazione dei pensionati Cisl che questa mattina all’Auditorium Via Rieti di Roma ha organizzato la tavola rotonda dal titolo “Sostenibilità del Settore Long Term Care”, ovvero la condizione attuale e futura dell’assistenza alle persone anziane e non autosufficienti.
“Il decreto in favore delle persone anziane deve essere l’inizio di un percorso che dovrà prevedere misure volte a promuovere la dignità, l’autonomia, l’inclusione sociale, l’invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana, sviluppando i servizi necessari di supporto alla non autosufficienza. E’ necessario che il percorso della riforma vada avanti anche con l’apporto del sindacato. Per questo – ha dichiarato Didonè – chiediamo al governo di coinvolgere anche il sindacato in un confronto serio per rilanciare i princìpi e i criteri direttivi della legge di riforma per la non autosufficienza, contribuendo così a dare valore e dignità alla persona in ogni fase della vita, soprattutto quando si diventa vecchi e si ha più bisogno di un sostegno”.
Presente all’evento anche il segretario confederale Sauro Rossi, che ha sottolineato come l’aspetto più emblematico che caratterizza la realtà italiana sia il fatto che, di fronte all’allungamento dell’aspettativa di vita, si registra una situazione negativa data dal fatto che questi anni in più a volte vengono vissuti in condizioni di fragilità, condizioni che devono trovare risposte per aiutare la popolazione anziana ad affrontare ogni difficoltà. Tra gli altri relatori presenti in sala Alessandro Lombardi, direttore generale del Terzo Settore e della Responsabilità sociale delle imprese presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: “Una delle chiavi di lettura più importanti della riforma della legge sulla non autosufficienza – ha detto Lombardi – è rappresentata dal fatto che la popolazione anziana non viene considerata esclusivamente come mero destinatario di prestazioni e di servizi di assistenza ma anche come soggetto che partecipa alla crescita economica, sociale, culturale del Paese”.
Sul bisogno di dare risposte al tema dell’invecchiamento e, in particolare, della non autosufficienza, anche Elisabetta Notarnicola, docente associata presso il Cergas SDA e coordinatrice dell’Osservatorio Long-Term Care, la quale ha evidenziato come il nostro sistema pubblico in questo momento non sia in grado di darne, se non in parte.
Importante anche il messaggio lanciato da Monsignor Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita: “C’è poca attenzione da parte della società nei confronti degli anziani che, a volte, vengono emarginati, isolati nelle proprie abitazioni o nelle case di riposo. Di fronte a tutto questo è necessario scardinare il pregiudizio, purtroppo molto forte, nei confronti di un’età che, per tanti, non conta o conta poco”.
“Quella della non autosufficienza è una sfida che stanno affrontando tutti i Paesi e per la quale l’Italia nei prossimi anni avrà un ruolo di primo piano proprio perché sarà tra le cinque nazioni con la percentuale di anziani più alta”: così Luca Lorenzoni, economista presso la Divisione Salute dell’OCSE. Questa è una sfida complessa che richiede innanzitutto di capire e di stimare la domanda di assistenza per poter rispondere in modo adeguato alle necessità legate alla non autosufficienza”.
Infine un ringraziamento alla Fnp per l’apporto che ha dato al lavoro del Patto sulla non autosufficienza da Cristiano Gori, professore ordinario di Politica sociale presso l’Università di Trento e coordinatore del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza, che ha elogiato il contributo costruttivo e determinante dato dal sindacato dei pensionati Cisl in questo percorso che sta portando alla riforma della legge.
Fonte: pensionati.cisl.it