“Il XXIII Rapporto annuale dell’INPS presentato oggi a Roma conferma la solidità del nostro sistema previdenziale e di welfare, nonostante le grandi sfide che abbiamo di fronte e rispetto alle quali il ruolo dell’INPS è centrale” .E’ quanto sottolinea il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga.
“La CISL condivide le riflessioni del Presidente dell’INPS Gabriele Fava rispetto all’importanza di sostenere i giovani e le famiglie, valorizzare gli anziani, contrastare in modo sempre più efficace il lavoro sommerso combattendo l’evasione contributiva, favorire lo sviluppo di un mercato del lavoro di qualità anche rendendo più efficienti le misure che fanno interagire politiche attive e passive.
Fra i punti della relazione cogliamo favorevolmente il tema del rafforzamento dell’attività di ascolto che l’INPS intende intraprendere che deve effettivamente essere in grado di intercettare le nuove esigenze della popolazione e valorizzare il ruolo del personale dipendente dell’Istituto.
Allo stesso tempo, però, è necessario favorire nei progetti e nelle attività dell’INPS lo sviluppo della partecipazione dei corpi intermedi, a partire dalla valorizzazione del ruolo del Consiglio di indirizzo e Vigilanza dell’Istituto dove siedono le parti sindacali e datoriali, rafforzando la relazione con gli intermediari in primo luogo i patronati quali istituti che per la loro professionalità e diffusione sul territorio consentono all’INPS di raggiungere anche i territori più remoti del Paese.
Importante anche l’impegno che l’INPS intende assumere rispetto alla diffusione della cultura della previdenza e del risparmio previdenziale a partire dalle giovani generazioni, esigenza da anni sollecitata dalla CISL.
Tra i numerosi dettagli contenuti del Rapporto spicca come tutti gli anni il gap pensionistico delle donne che in media hanno pensioni di importo inferiore del 35% rispetto agli uomini e i dati relativi al mercato del lavoro che da un lato registra un recupero importante dell’occupazione, ma dall’altro segnala che le retribuzioni non sono ancora state in grado di recuperare pienamente In termini di potere di acquisto.
Questo conferma l’importanza di procedere al rinnovo tempestivo dei contratti di lavoro nel settore privato e pubblico, ma anche la necessità di confermare anche per il 2025 le misure di sostegno al potere di acquisto come l’esonero contributivo a favore dei lavoratori con redditi fino a 35.000 euro e cercando di ampliare questa misura anche a redditi superiori a questo limite.
La solidità del sistema si verifica, come è noto, su una occupazione di qualità adeguatamente retribuita e un mercato del lavoro che offre opportunità non trascurando giovani e lavoratrici madri. Flessibilità nell’accesso alla pensione, tutela della previdenza della donne e del lavoro di cura, attenzione a chi svolge lavori gravosi e usuranti, sviluppo di una pensione contributiva di garanzia per chi sconta carriere lavorative frammentate e precarie, promuovere la previdenza complementare in particolare quella dei fondi pensione promossi dalla contrattazione collettiva per integrare il reddito pensionistico e rivalutazione piena delle pensioni sono le richieste della CISL al Governo anche alla luce del Rapporto presentato oggi dall’INPS”.
Fonte: cisl.it