“Il lavoro non può essere morte nei cantieri, nei campi, in tante aziende dove vengono ignorate le norme su salute e sicurezza. Il lavoro è uno strumento di libertà, emancipazione e inclusione sociale. Non può essere sfruttamento, illegalità, caporalato, competizione al ribasso, negazione di diritti e tutele della persona. Bene ha fatto il Governo oggi a convocare aziende e sindacati. Bisogna applicare le norme contro il caporalato, rafforzare i controlli, assumere più ispettori e tecnici della prevenzione, investire sulla qualità delle imprese, dare maggiore potere ai rappresentanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Necessario e urgente una grande piano nazionale su prevenzione, formazione e informazione. Valuteremo il funzionamento effettivo della patente a crediti e le ricadute del nuovo Codice degli Appalti, a quasi un anno dalla sua introduzione”. Lo ha detto oggi a Roma il leader Cisl Luigi Sbarra intervenendo al consiglio generale della Filca Cisl che ha eletto Ottavio De Luca segretario generale aggiunto al quale Sbarra ha augurato buon lavoro, definendolo “Un sindacalista serio, competente e di grande esperienza. Un infaticabile dirigente che incarna perfettamente i nostri valori, la nostra cultura, la nostra identità”. “Grazie per lo splendido lavoro fatto in questi anni da segretario organizzativo ed a Enzo Pelle per aver indicato in lui un progetto di rilancio e rinnovamento nel segno della continuità”, ha continuato il sindacalista. Sbarra ha poi ribadito la necessità di “agganciare le sfide dei tre grandi asset di sviluppo di questi anni: la rigenerazione urbana, la transizione ecologica, la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica”. “Passaggi che vanno governati insieme- ha aggiunto- con interventi concertati e organici attraverso relazioni industriali che evolvano nel solco della partecipazione, come stiamo contribuendo a fare con la nostra proposta di legge attualmente in discussione in Parlamento”. Il numero uno di via Po auspica “che al più presto si torni ad un confronto vero con il Governo in vista della prossima Legge di Bilancio che deve fare i conti con risorse assai limitate dai vincoli del Patto di stabilità”. “Non possiamo fare a meno di mettere sul tavolo: la proroga del taglio del cuneo contributivo e dell’accorpamento delle prime due aliquote Irpef. Bisogna dare continuità alla detassazione sui premi di risultato, sugli accordi welfare e sui fringe benefit. Avviare una pensione contributiva di garanzia per giovani e donne sostenendo la previdenza complementare. Rinnovare tutti i contratti pubblici e privati e assicurare la piena indicizzazione delle pensioni . Servono maggiori risorse per sanità, pubblico impiego, scuola, politiche sociali e non autosufficienza”, ha spiegato Sbarra.
Fonte: cisl.it