Il cedolino della pensione di giugno è già disponibile per la consultazione online sul sito dell’INPS. Vediamo allora tutto quello che c’è da sapere e le informazioni utili.

Informazioni presenti sul cedolino di pensione di giugno 2024

Trattenute fiscali

Conguaglio IRPEF 2023 (a debito) che alcuni pensionati potrebbero continuare a trovarsi nel caso in cui i ratei di gennaio e di febbraio siano risultati insufficienti per il recupero totale delle differenze IRPEF al 31 dicembre 2023. L’INPS proseguirà comunque con le trattenute sui ratei mensili successivi fino ad estinzione del debito.
Per i soli pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18mila euro e con un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene comunque estesa fino alla mensilità di novembre.
Trattenuta mensile IRPEF in base alle aliquote in vigore.
Trattenute addizionali IRPEF regionali a debito del pensionato, anno 2023. Esse sono effettuate in 11 rate, a partire dal rateo di gennaio e fino al rateo di novembre.
Trattenute addizionali IRPEF comunali a debito del pensionato, anno 2023. Esse sono effettuate in 11 rate, a partire dal rateo di gennaio e fino al rateo di novembre.
Acconto dell’Addizionale IRPEF comunale, trattenuto da marzo a novembre dell’anno in corso. Si tratta del 30% di acconto di tale imposta locale.

Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.

Il sindacato dei pensionati della CISL e il Patronato INAS CISL, presso le proprie sedi, mettono a disposizione dei propri iscritti il servizio per la stampa del cedolino di pensione e del certificato di pensione (modello ObisM).

Aumenti delle pensioni a giugno?

Da qualche mese girano su molti siti web e testate giornalistiche online notizie di probabili aumenti delle pensioni, già dallo scorso maggio ed anche a giugno, a seguito di un ricalcolo dell’importo dei trattamenti pensionistici per effetto della rivalutazione automatica o dell’applicazione del nuovo sistema di scaglioni e aliquote IRPEF 2024.

Vogliamo smentire tali messaggi fuorvianti per i pensionati, dal momento che:

la rivalutazione automatica delle pensioni avviene nel mese di gennaio di ogni anno. A gennaio 2024, infatti, tutti i trattamenti pensionistici, previdenziali ed assistenziali, sono stati rivalutati in base all’indice ISTAT del 5,4%, applicato in percentuale via via decrescente all’aumentare dell’importo del trattamento pensionistico.
Sempre a marzo di quest’anno, poi, l’INPS ha proceduto all’applicazione del nuovo sistema di scaglioni e aliquote IRPEF per il 2024:
– 23% per i redditi fino al 28 mila euro;
– 35% per i redditi superiori a 28 mila euro e fino a 50 mila euro;
– 43% per i redditi che superano i 50 mila euro.

Inoltre, sempre con la mensilità di marzo, l’Istituto ha corrisposto il conguaglio relativo al ricalcolo dell’IRPEF applicata sui ratei di pensione di gennaio e di febbraio 2024.

Conseguentemente, per la maggior parte dei pensionati, l’importo della pensione di giugno non subirà variazioni rispetto ai mesi precedenti. Solo in alcuni casi potrebbero esserci degli aumenti legati ai conguagli fiscali, come il recupero di arretrati o l’Irpef.

 

Fonte: pensionati.cisl.it