Fermiamo la scia di sangue. Questo il titolo dell’iniziativa organizzata oggi dalla Cisl del Lazio presso la sede centrale dell’Inail di Roma sul tema della salute e sicurezza sul lavoro.
L’iniziativa che si inserisce all’interno della mobilitazione nazionale lanciata dalla Cisl, ha coinvolto i massimi livelli istituzionali, a partire dall’assessore del lavoro della Regione Lazio, Giuseppe Schiboni e il direttore dell’Inail Domenico Princigalli, oltre ai rappresentanti dell’organismo paritetico regionale dell’artigianato Stefano Fineschi e al Coordinatore del Gruppo tecnico salute e sicurezza sul Lavoro di Unindustria Susanna Franzoni.
Nella sua relazione, il segretario generale della Cisl Lazio Enrico Coppotelli ha sottolineato la necessità, urgentissima visti i numeri di infortuni e malattie professionali, di arrivare ad “una strategia nazionale di contrasto per interrompere un fenomeno odioso che sfregia i valori della nostra democrazia. Occorre innalzare il livello di confronto con il Governo per definire insieme, con le Parti sociali tutte, un cammino comune che passi anche da una dimensione partecipativa della contrattazione e delle relazioni industriali. La strada maestra – ha sottolineato Coppotelli- è definire una Strategia Nazionale di prevenzione per la quale, proprio la Cisl, indica come imprescindibili alcuni punti di caduta come la patente a punti, ingenti investimenti in ricerca e prevenzione, un forte potenziamento della vigilanza con più ispettori, la garanzia della presenza in ogni posto di lavoro dei Rappresentanti della Sicurezza, fino ad un grande piano formativo che coinvolga anche le scuole per sensibilizzare i lavoratori di domani”.
Secondo la Cisl regionale, anche se i numeri delle denunce di infortuni sul lavoro nel Lazio sono in leggero calo, il tema della sicurezza e salute sul lavoro è una dimensione strategica per la competitività e la centralità della persona.
La mattinata di lavori è proseguita con gli interventi degli RLS che hanno portato le loro testimonianze di vita nelle aziende, le difficoltà, le criticità ancora presenti sui posti di lavoro così come le carenze nella formazione dei lavoratori e la mancata percezione anche dei pericoli sui luoghi di lavoro da parte di troppi lavoratori e lavoratrici.
Il segretario nazionale della Cisl Mattia Pirulli ha concluso il seminario affermando “l’importanza dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza che devono essere più numerosi nelle aziende. Come Cisl è in pieno svolgimento una mobilitazione nazionale che parte dai luoghi di lavoro per alzare l’attenzione e la sensibilità dei lavoratori sul lungo periodo. Su questo tema servirà anche molta innovazione. È necessario essere presenti in tutti i tavoli di confronto, a tutti i livelli, e la salute e sicurezza deve diventare una cultura vera sui luoghi di lavoro”.
Il prossimo 13 aprile, al PalaTiziano di Roma, si svolgerà una grande Assemblea nazionale, alla presenza del segretario generale Luigi Sbarra, che richiamerà migliaia di delegate e delegati per la sicurezza da tutta Italia. Un momento di confronto, di persone e di idee, importante su un tema necessario e ineluttabile per il mondo del lavoro e, quindi, per tutti noi.
Fonte: cisl.it