“I dati diffusi oggi dall’Istat registrano una ulteriore crescita degli occupati che nel mese di novembre raggiungono quota 23.743.000, numero mai raggiunto in precedenza e di molto superiore al dato pre-covid, grazie ad un aumento di 520.000 nell’ultimo anno. Tra ottobre e novembre la crescita riguarda solo i dipendenti, anche quelli a termine che tornano a crescere dopo mesi di calo. Questi dati inaspettatamente positivi che continuiamo a registrare oramai da mesi e mesi, nonostante la difficile situazione internazionale e le politiche anti-inflazionistiche, sono dovuti ad una serie di fattori concomitanti: la dinamicità delle aziende energivore, che si stanno avvantaggiando del calo dei prezzi dell’energia, l’effetto del “bonus 110” che ancora porta molto lavoro in edilizia, il turismo che ha beneficiato del clima mite fino ad autunno inoltrato e soprattutto gli investimenti del PNRR, che senz’altro hanno portato assunzioni nel pubblico e nel privato, con un impatto occupazionale che era proprio uno degli obiettivi”. Lo dichiara in una nota la segretaria generale aggiunta Cisl Daniela Fumarola.

“A tutto ciò -continua Fumarola- si aggiunge l’effetto del taglio del cuneo contributivo che ha dato respiro ai redditi delle famiglie consentendo un aumento dei consumi. Per far sì che questa crescita dell’occupazione prosegua ed anzi migliori, occorre avere consapevolezza che alcuni di questi fattori si esauriranno, così come occorre non nascondere i problemi strutturali che si celano dietro questi numeri per ora positivi: tassi di occupazione ben al di sotto della media Ue, sia per gli uomini che soprattutto per le donne, nonostante la crescita dell’ultimo mese riguardi esclusivamente la componente femminile ed un elevato tasso di povertà delle famiglie, aggravato dall’inflazione che è venuta ad erodere retribuzioni già basse, come è noto”.

“E’ pertanto necessario porsi obiettivi ambiziosi come Paese, su sviluppo, investimenti, attuazione del Pnrr, politiche attive e formazione, riforma fiscale, sanità e scuola, politiche industriali, obiettivi da perseguire con un dialogo costruttivo tra Governo e parti sociali per sostenere una maggiore crescita del Pil con cui poter sostenere gli investimenti in politiche sociali e sanitarie”, conclude Fumarola.

 

Fonte: cisl.it