“In questo tempo inedito, la nostra organizzazione ha saputo essere protagonista grazie alla guida sapiente e coraggiosa del nostro Segretario Generale Gigi Sbarra. Numerose sfide, molteplici situazioni di crisi, hanno visto la Cisl fare scelte anche difficili nel segno della responsabilità, che abbiamo potuto compiere perché certi che ci avrebbero condotto in un porto sicuro”. Lo ha detto la segretaria organizzativa della Cisl Daniela Fumarola nella sua relazione all’assemble nazionale organizzativa Nazionale della Cisl che si è aperta oggi a Roma.
“Sta a noi trovare le motivazioni, aggiornare gli strumenti, crescere come classe dirigente in grado di accompagnare il lavoratore, cittadino di una società democratica, nella più ampia estensione delle sue libertà, tra diritti disponibili e doveri assunti.
È la sfida che ci siamo posti all’inizio di questo nostro cammino: essere un sindacato che sa leggere i grandi mutamenti in atto e sa trovare nuove forme di prossimità e innovazione interna, capaci di intercettare e dare risposte ai nuovi bisogni.
Vogliamo guidare il cambiamento, essere protagonisti di questo nuovo tempo, sapendo che, nella società post-pandemica, nulla sarà più come prima.
Abbiamo scelto di contribuire a rifondare l’Italia nel segno della coesione, della giustizia sociale, della tutela dei giovani e dei nostri anziani, nel lavoro dignitoso per tutti, nel diritto alla salute universale, nel costante diritto alle pari opportunità e alla promozione della cultura alla non violenza. Sono preoccupanti, ma non ci intimoriscono, l’indebolimento generale del senso di appartenenza e la polverizzazione di una società che somma individui incapaci di confidare in una storia collettiva. Questa situazione esige chiarezza di obiettivi e lucidità di scelte organizzative orientate su alcuni punti cardinali trasversali incarnati nei nostri fondamenti storico-culturali.
la partecipazione, come prospettiva che riguarda tutti noi e richiede un formidabile impegno organizzativo per dar prova di forza e perseveranza in questo clima generale di crescente scetticismo democratico;
la formazione, come sforzo tenace per capire e metterci in relazione attiva con ciò che sta cambiando irreversibilmente e come asset fondamentale per innalzare il valore aggiunto che siamo in grado di esprimere oggi e di affidare alle prossime generazioni;
la prossimità, perché «l’esistenza di ciascuno di noi è legata a quella degli altri: la vita non è un tempo che passa, ma un tempo di incontro» (Fratelli tutti, 66). Vicinanza intesa come presidio stabile attivato dalla nostra attitudine ad ascoltare e a dare risposte.
Nel triennio 2020-2022, la Cisl ha registrato una crescita di iscritti delle federazioni attive di 49.252 con una incidenza del 33,32% di under 30 (23,61% 18-25 anni e del 9,73% 26-30 anni). Rileviamo inoltre un aumento considerevole nelle pratiche Inas e nell’attività fiscale del Caf che quest’anno ha superato il tetto dei 2.500.000 di modelli 730. Così come verifichiamo un’adesione significativa per le associazioni che collaborano con noi (Adiconsum, Anteas, Anolf, Iscos).
Per tutti, ci sono ampi margini di progresso da perseguire affinando le scelte e i comportamenti organizzativi, partendo dal promuovere di più e meglio il nostro network dei servizi, con oculati criteri nell’impiego delle risorse, aggiornando costantemente le strategie di sindacalizzazione e di presidio del territorio. I dati numerici contano, ma dietro questi numeri ci sono le persone con le quali noi sappiamo dialogare. Sono conversazioni umane, empatiche, non simulazioni con gli assistenti vocali di intelligenza artificiale”.
Fonte: cisl.it