La Legge Costituzionale n.1 del 26 settembre 2023 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 235 del 7 ottobre 2023.
Detta legge, vigente dal 22 ottobre 2023, modifica l’art.33 della Costituzione aggiungendo il seguente dettato normativo: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme».Il predetto comma viene aggiunto all’art.33 della Costituzione che tratta la libertà dell’arte, della scienza e di insegnamento. Compito della Repubblica è quello di promuovere la cultura; ed infatti, curare, organizzare e diffondere la formazione culturale di un popolo significa garantire la crescita del singolo e della Nazione.
La finalità della revisione costituzionale, con l’aggiunta all’art.33 della Costituzione dell’attività sportiva, è stata quella di introdurre lo sport tra i valori tutelati dalla Carta fondamentale.
La scelta del verbo “riconosce” lascia trasparire la visione dell’attività sportiva come realtà “pre-esistente”, di cui la Repubblica è chiamata a prendere atto, offrendole al contempo tutela e promozione.
Il valore educativo è legato allo sviluppo e alla formazione della persona. A questo si affianca il valore sociale: lo sport, infatti, rappresenta spesso un fattore di aggregazione e uno strumento d’inclusione per individui o di soggetti in condizioni di svantaggio o marginalità del più vario genere, quali quelle di tipo socio-economico, etnico-culturale o fisico-cognitivo.
Lo sport, inoltre, ha una innegabile correlazione con la salute, specie intesa nella sua più moderna concezione di benessere psico-fisico integrale della persona, piuttosto che come assenza di malattia.
Infine, il riconoscimento del valore dell’attività sportiva “in tutte le sue forme” appare finalizzato a esplicitare che la norma abbraccia lo sport nella sua accezione più ampia.
Sul panorama internazionale, tra tutti, ricordiamo che nel 1978 l’UNESCO ha adottato la Carta internazionale per l’educazione fisica, l’attività fisica e lo sport, secondo cui “la pratica dell’educazione fisica è un diritto fondamentale per tutti”. Il documento, evidenzia fra l’altro come “l’educazione fisica, l’attività fisica e lo sport possono portare una varietà di benefici individuali e sociali, come la salute, lo sviluppo sociale e economico, la partecipazione attiva dei giovani, la riconciliazione e la pace”.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con Risoluzione 67/296 del 23 agosto 2013, ha istituito la Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace, che si svolge ogni anno il 6 aprile.
L’Organizzazione mondiale della sanità periodicamente pubblica e aggiorna apposite linee guida relative all’impatto dell’attività sportiva sul benessere psicofisico.
L’art. 2, par.1, della Carta europea dello sport riconosce la nozione di sport a “qualsiasi forma di attività fisica che, mediante una partecipazione organizzata o meno, abbia come obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche, lo sviluppo delle relazioni sociali o il conseguimento dei risultati nel corso di competizioni a tutti i livelli”.
Nel diritto dell’Unione europea, può richiamarsi la Dichiarazione n. 29 allegata al Trattato di Amsterdam del 1997, ove si “sottolinea la rilevanza sociale dello sport, in particolare il ruolo che esso assume nel forgiare l’identità e nel ravvicinare le persone”.
Anche in considerazione delle norme internazionali ed europee, il riconoscimento in Costituzione di una norma relativa alla promozione dello sport ne evidenzia il suo ruolo centrale, sia per la sua dimensione culturale ed educativa, e quindi per la formazione dei giovani e lo sviluppo della loro personalità, come pure per i suoi effetti sul benessere psicofisico e quindi per la tutela della salute.
Pertanto, diamo il benvenuto all’attività sportiva in Costituzione!
Fonte: pensionati.cisl.it