“Senza il coinvolgimento delle parti sociali, senza l’apporto responsabile del sindacato confederale, delle sue categorie non si va da nessuna parte. Le soluzioni stabili, eque, richiedono condivisione e corresponsabilità”. E’ quanto ha sottolineato la segretaria confederale organizzativa della Cisl, Daniela Fumarola intervenuta oggi all’Arco della Pace alla manifestazione sindacale di Milano in sostituzione del leader Cisl, Luigi Sbarra assente per motivi di salute.
“Noi non siamo qui per compromessi al ribasso. Su questo siamo e saremo intransigenti, forti della nostra rappresentanza e della capacità di affondare le mani nei problemi reali del lavoro e delle famiglie. È solo insieme che possiamo riprendere la via giusta, riallacciando il filo del dialogo con il Governo,un filo caduto per lunghi mesi. Siamo qui senza pregiudiziali ideologiche, senza indietreggiare di un passo, rispetto alla necessità di avere risposte concrete e immediate- ha aggiunto la sindacalista della Cisl- Vedremo, se la convocazione del 30 aprile del Governo è stata solo un’opera di diplomazia tardiva. O se l’intenzione è quella di proseguire con un confronto strutturato per aprire uno spazio di condivisione sulle politiche di coesione e di sviluppo di questo Paese.
L’azione sul cuneo fiscale interamente a favore dei lavoratori va nella direzione giusta. Ma non basta. Il sostegno alle fasce medie e popolari, va rafforzato, reso strutturale e collegato a una riforma complessiva del fisco, che sia autenticamente redistributiva. E non si dica che mancano le risorse. Se c’è la volontà politica i soldi si trovano. Li si cerchino nelle rendite finanziarie, negli extra profitti. Si chieda un contributo di solidarietà alle multinazionali energetiche, della logistica, della farmaceutica, delle banche”, ha scandito dal palco Fumarola.
“Solo ieri ce lo ha ricordato Papa Francesco: per uscire dall’inverno demografico bisogna dare sostanza al lavoro dei nostri giovani e delle donne. Come ha dolorosamente sottolineato il Presidente Mattarella, la lotta alla precarietà lavorativa ed esistenziale deve diventare una vera e propria ossessione per la politica, per le istituzioni, per le parti sociali. Il lavoro a tempo indeterminato a forte valenza formativa come l’apprendistato deve essere incentivato e diventare il canale prevalente di ingresso. I rapporti a termine devono essere meglio retribuiti e costare di più rispetto a quelli stabili. E quella differenza, quel “di più”, deve alimentare un fondo di solidarietà per le pensioni dei giovani”.
Secondo la Fumarola “non è possibile pensare di rinunciare a misure universali di sostegno alla povertà, che tutti i grandi paesi europei hanno. Dotazioni e strumenti vanno rafforzati e collegati stabilmente a politiche attive in grado di assicurare efficace inserimento nel mondo del lavoro, sostegno al reddito durante tutte le transizioni lavorative e formazione perpetua per tutti”.
Fumarola ha aggiunto che “ non è possibile pensare di risolvere qualcosa, con operazioni come quella sui voucher. Se serve buona flessibilità, la contrattazione già la consente. E lo fa garantendo tutele e diritti. Nello stesso modo si deve arrivare a definire una nuova ed efficace politica dei redditi, che permetta di affrontare la questione salariale, perche’ il tempo passa ma l’incendio dell’inflazione continua a bruciare il potere d’acquisto dei lavoratori, dei pensionati e delle famiglie. La speculazione va fermata. Prezzi e tariffe vanno regolati e controllati. E per chi approfitta vergognosamente della situazione, le sanzioni siano severe ed effettive.
Serve un nuovo patto anti inflazione che preveda anche la piena indicizzazione di tutte le pensioni e nuovi meccanismi contrattuali di riallineamento all’inflazione reale. L’Ipca va aggiornata. Bisogna trovare un indice che tenga conto dei costi dell’energia importata. Occorre innovare e rinnovare tutti i contratti scaduti, pubblici e privati, e ridare protagonismo alle relazioni industriali.
Non possono essere sempre i soliti noti a pagare il prezzo più alto di ogni crisi. Per questo è tempo di intervenire strutturalmente sia sul fisco, sia sulle pensioni. Sono due riforme fondamentali, indispensabili. Bisogna riprendere subito il confronto sul superamento della Legge Fornero, si torni indietro su opzione donna garantendo alle donne lavoratrici di uscire con la giusta flessibilita’. Puntare a un equilibrio nuovo, sostenibile, stabile, capace di garantire soprattutto a giovani e donne, una terza età dignitosa” ha concluso Fumarola.
Fonte: cisl.it