L’intervista al Segretario generale a margine del CG della Fnp Emilia Centrale
“Senza interventi sia economici sia di programmazione seria da parte del governo il nostro Servizio sanitario nazionale andrà a sbattere, e perderà uno dei suoi elementi distintivi, ossia l’universalità, portando ad una distinzione netta tra chi è ricco e potrà curarsi, e i poveri che resteranno esclusi da questo servizio essenziale”: lo ha detto il segretario generale Fnp Emilio Didonè nel corso dell’intervista rilasciata a margine del Consiglio generale della Fnp Emilia Centrale che ha avuto luogo oggi, 11 maggio, a San Martino in Rio (RE).
“Tutti i governi che si sono succeduti hanno destinato risorse alla sanità, ma questo non è stato sufficiente. C’è bisogno di adeguare i Lea, Livelli essenziali di assistenza, così come risulta necessario rinnovare gli ospedali che sono oramai obsoleti. Sarebbe opportuno che il governo utilizzasse le risorse del Mes, investendole nella sanità.
Altra cosa importante da fare – ha proseguito il segretario generale Didonè – sarebbe quella di separare finalmente la previdenza dall’assistenza, per dimostrare che la spesa che affronta il nostro Paese per sostenre il sistema pensionistico non è così alta come molti vogliono far credere. Forse così si finirebbe di intervenire sulle pensioni e sulle tasche dei nostri pensionati per recuperare risorse ogni volta che le casse dello Stato sono in difficoltà.”
Fonte: pensionati.cisl.it