“La questione “casa” deve diventare una priorità assoluta del Paese, una via per dare risposte concrete al problema della povertà e per costruire percorsi di emancipazione sociale da troppo tempo rallentati o addirittura fermati”. E’ quanto sottolineano Cisl e Sicet in una nota congiunta. “La situazione abitativa italiana sta rapidamente diventando da allarmante a drammatica. Il costo delle abitazioni è sempre meno sostenibile sia per l’acquisto, sia per la locazione.
Il rialzo dei tassi sta generando una lievitazione del costo dei mutui che diventa insostenibile per le famiglie e, in caso di nuove erogazioni, costringe i mutuatari a indebitarsi per tutta la vita, per contenere l’importo delle rate spalmandole su durate infinite. Il rischio di una nuova esplosione delle insolvenze sui mutui si fa giorno per giorno più alto e spaventa l’idea che possa ripetersi in chiave nostrana la crisi che chiuse il primo decennio del secolo”, aggiungono Cisl e Sicet!
“Quanto al mercato degli affitti, le incerte tutele per i locatori e il carente sostegno alle famiglie in difficoltà, ha contribuito alla degenerazione delle locazioni turistiche, peraltro favorite da un regime fiscale che non distingue tra le vere e proprie attività di impresa e quelle riconducibili alla messa a reddito di piccole proprietà familiari.
Da tutto ciò nasce una situazione che si fa sempre meno sostenibile per le famiglie che vedono il loro reddito, spesso modesto, eroso in modo crescente dai costi delle abitazioni e, ora, anche per gli studenti fuori sede, sostanzialmente privati del diritto allo studio per l’impossibilità di trovare un alloggio dignitoso a prezzi accessibili.
Una situazione che alla drammaticità della condizione che genera e ai rischi di ribellione sociale che ne potrebbero scaturire, abbina il paradosso di uno Stato che detiene un patrimonio immobiliare pressoché infinito, che, nonostante le proposte avanzate negli anni dai sindacati degli inquilini e dalle confederazioni sindacali, a partire dalla CISL, continua ad essere inutilizzato, anziché essere reso funzionale per un grande piano di edilizia pubblica residenziale e per rispondere alla giusta domanda di studenti in cerca di alloggio per poter completare il proprio percorso di studio.
Ci domandiamo come sia possibile che le politiche per la casa, che furono un pilastro economico e sociale del boom degli anni sessanta, siano oggi un tema abbandonato e sottovalutato, al punto di sottrarre agli stanziamenti pubblici i già esigui accantonamenti destinati al sostegno delle famiglie in difficoltà ed alle morosità incolpevoli.
Governo dopo Governo, promessa dopo promessa, il problema sta dilagando e anche molti Comuni stanno ormai denunciando l’emergenza che si è creata.
Alle dichiarazioni odierne del Ministro Salvini sulla centralità e urgenza del tema occorre quindi che si dia immediatamente seguito aprendo un tavolo di confronto complessivo sulla questione abitativa, come da noi già da mesi formalmente richiesto, anche per dare continuità e concretezza agli impegni già assunti dal precedente Governo”.
Fonte: cisl.it