“Oggi, 25 aprile, ricordiamo chi ebbe il coraggio di mettere in gioco la propria vita per la liberazione del Paese: civili e soldati, religiosi, donne, contadini, artigiani, studenti e operai. È a loro che va il nostro grazie”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra intervenendo in piazza Duomo a Milano alla manifestazione organizzata in occasione della Festa della Liberazione.

“È un legame strettissimo, inscindibile, quello che lega la Resistenza e l’antifascismo alla Repubblica e alla Costituzione- ha aggiunto Sbarra per il quale è “nella Resistenza, nei suoi valori, in quella pagina di rinascita civile e morale, che affonda le sue radici la nostra Repubblica”.
“La nostra Resistenza, i suoi valori, il suo spirito- ha precisato il leader di via Po- devono guidarci anche oggi: ai mali della guerra vanno contrapposti i valori della pace, della libertà, del lavoro che è il fondamento non solo economico, ma anche sociale e morale della Repubblica”.

“Libertà e lavoro stanno insieme: non può essere libero un disoccupato, un precario, un cassaintegrato, se resta inchiodato a un presente intollerabile e in attesa di un futuro inesistente. È Il lavoro che permette alla persona di contribuire al bene comune”, ha sottolineato Sbarra specificando che “la parola chiave, come fu allora per chi lottò per la nostra libertà, deve essere: insieme. Il Sindacato, come ha fatto nei momenti decisivi della nostra storia, c’è e farà sentire la sua voce, spenderà la sua forza per il bene del Paese”.
“Senza il pieno coinvolgimento del mondo del lavoro gli obiettivi che il nostro Paese deve tagliare non verranno raggiunti. Ecco perché la mobilitazione unitaria che abbiamo avviato vuole incalzare il governo a riallacciare un dialogo deteriorato”, ha concluso Sbarra.

 

Fonte: cisl.it