In nuovo modo di intendere e concretizzare l’assistenza alla terza età, che dia il giusto sostegno ai più fragili nell’ultima parte della loro vita: è il risultato dell’approvazione definitiva del Disegno di legge delega sulle politiche per gli anziani non autosufficienti, una legge che, per la prima volta, “pone le basi per una riforma strutturale delle politiche in loro favore e contro la loro marginalizzazione e solitudine” come dichiarato dallo stesso presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, commentando l’ultimo e definitivo passaggio parlamentare del Ddl.
“Gli anziani rappresentano il cuore stesso della società: prendersi cura di loro significa avere cura di tutti noi – ha dichiarato Meloni – e l’approvazione definitiva in Parlamento del Disegno di legge è un risultato estremamente importante. Il mio ringraziamento va a tutte le forze politiche, al Terzo settore, ai sindacati e alle categorie professionali di riferimento che hanno dato il loro contributo durante l’esame parlamentare e hanno consentito di migliorare il testo iniziale”. E proprio i sindacati, in particolare la Cisl e la Federazione dei pensionati della stessa confederazione, da sempre impegnati in favore degli anziani, hanno parlato di risultato storico.
“Questo è un traguardo importante – hanno dichiarato congiuntamente – che, proprio per la delicatezza della problematica che affronta, è stato raggiunto a grande maggioranza e senza voti contrari. Un lavoro portato avanti con il confronto tra Istituzioni, parti sociali e associazioni del settore, nel corso del quale sono state accolte molte delle nostre proposte, con l’unico obiettivo di prestare aiuto e sostegno a milioni di anziani e alle loro famiglie, migliorandone la qualità della vita, allontanandoli da una condizione di abbandono, e assicurando loro adeguati servizi assistenziali a domicilio. Una riforma ambiziosa e così bene integrata – hanno aggiunto Cisl ed Fnp – che, però, ha bisogno sicuramente di finanziamenti aggiuntivi per realizzare gli interventi previsti a favore di milioni di italiani tra anziani, operatori professionali, caregiver e assistenti familiari, durante la successiva fase di elaborazione dei Decreti delegati da emanare dal Governo entro gennaio 2024.”
Una riformulazione delle politiche per gli anziani a 360°, quindi, che nei fatti andrà a cambiare profondamente l’assistenza dei più fragili, riconoscendo il “diritto degli anziani alla continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio, per rispondere alla grave carenza di assistenza territoriale, sia sanitaria che sociale, che si ripercuote sulle strutture ospedaliere e sulle famiglie” come dichiarato con grande compiacimento dalla titolare della riforma, la viceministra al Lavoro e alle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, la quale ha sottolineato come in soli 150 giorni si sia raggiunto un risultato storico.
Risultato che dovrà essere pienamente conseguito attraverso il reperimento delle risorse (circa 7 miliardi) da destinare a un comparto delicato ed importantissimo, per metterlo in condizione di “dare risposte a una fascia della popolazione che è in aumento e che necessita di assistenza, non necessariamente ed esclusivamente all’interno di luoghi di cura e di ospedali”, come affermato dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, che si è detta molto soddisfatta di questa riforma. “Ora bisognerà portare a termine questo obiettivo – ha proseguito Calderone – così da raggiungere l’integrazione effettiva degli aspetti sociali, sanitari e assistenziali per oltre 14 milioni di over 65 in Italia.”

 

Fonte: conquistedellavoro.it