“Grazie a Maurizio, alla Cgil, per l’invito. Un Congresso è sempre un momento speciale. Lo sa bene chi è in prima linea a fianco dei lavoratori, dei pensionati, delle famiglie, consapevole che solo con il lavoro si può creare il futuro. Lo sviluppo deve reggersi su buona occupazione, soprattutto giovanile e femminile, sul contrasto a precariato, lavoro nero, illegalità, morti sul lavoro”. Con queste parole il leader della Cisl, Luigi Sbarra, ha aperto il suo intervento al XIX Congresso della Cgil in corso a Rimini.

Il numero uno di via Po ha subito ribadito la necessità di trovare soluzioni concrete e concertate per ridurre l’orario di lavoro a parità di salario, proponendo la sperimentazione della settimana corta con un accordo quadro tra governo e parti sociali. “Dobbiamo innovare il modello delle relazioni industriali, raccogliendo la sfida della partecipazione dei lavoratori alle decisioni e agli utili d’impresa. Questo è il momento. I tempi sono maturi per attuare l’articolo 46 della Costituzione”, ha aggiunto Sbarra che, rivolgendosi direttamente ai segretari generali di Cgil e Uil, ha ricordato come le tre organizzazioni sindacali abbiamo seminato molto insieme e che ora è arrivato il momento di raccogliere. “Ora pretendiamo dall’ Esecutivo risposte su contrasto all’inflazione e rilancio dei redditi medi e popolari, riforma delle pensioni, salute e sicurezza, fisco, Sud, non autosufficienza, contrasto alla povertà”, ha tuonato Sbarra.

“Che futuro vuole dare il governo al confronto ed al dialogo? Se intende dare alle riforme una prospettiva di reale condivisione, noi ci siamo e ci saremo. Se invece vuole mettere alla prova la capacità di mobilitazione del sindacato, stia pur certo che non ci tireremo indietro”, ha detto Sbarra, pronto a valutare iniziative di lotta comuni per dare risposte sul merito ai tanti dossier aperti ed avviare uno spazio di confronto vero, strutturato, che attivi ogni energia sociale nella costruzione di un futuro migliore per tutti.

 

Fonte: cisl.it