Si è tenuta questa mattina, presso la sede della CISL del Lazio a Roma, la presentazione dell’Agenda CISL per il Lazio alla Candidata Presidente Donatella Bianchi, impossibilitata per un impegno personale lo scorso 12 gennaio, ha incontrato quest’oggi il Segretario Generale Enrico Coppotelli. Coppotelli ha esordito partendo dai dati, che collocano il Lazio, dopo la Campania e la Sicilia, per numero di persone che si rivolgono agli enti per l’assistenza alimentare. 285.368 soggetti che su una popolazione complessiva che non tocca i 6 milioni di abitanti. Vuol dire che il 5% della popolazione laziale chiede aiuti alimentari. Quanto siano devastanti gli effetti è sotto gli occhi di tutti. Non soltanto economici. Parliamo di rabbia, tristezza, delusione. Sentimenti che incidono nella sfera psicologica dei singoli e in quella sociale del nostro territorio Regionale. Coppotelli ha esposto la preoccupazione della CISL del Lazio per l’aumento esponenziale dei costi energetici, che stanno già provocando la crisi del settore manifatturiero ad alto impatto energivoro. Pensiamo alla ceramica, alla riconversione in chiave Green, pensiamo alle cartiere. E’ in gioco il nostro sistema produttivo. Non è pensabile che le aziende preferiscano chiudere perché i costi di produzione sono insostenibili. Successivamente si è parlato di sicurezza del lavoro. Occorrono investimenti e assunzioni di figure professionali: ispettori e medici per esempio. Nel 2022 le denunce di infortuni sul lavoro nel Lazio sono state 46.070 (nel 2021 erano state 29.550). E ci sono state 14 vittime. Intollerabile. Poi la Pubblica Amministrazione. Una PA in grado di dare risposte rapide è un elemento fondamentale anche sul piano dell’attrattività del territorio. Soprattutto alla luce del fatto che la più grande Pubblica Amministrazione in Italia è il Comune di Roma. Poi la Sanità del Lazio, Coppotelli ha parlato alla Bianchi di come sia necessario, per la CISL, riportare la persona al centro del percorso di cura, dalla prevenzione all’accoglienza, per poter effettivamente garantire il diritto alla salute che la nostra Costituzione sancisce e tutela. Il Covid 19, ha mostrato come le debolezze del Servizio Sanitario e il crescente decadimento della Sanità Pubblica vengano da lontano. E’ stato inoltre ribadito, come ci sia bisogno di un sistema centrato sulla salute, che non eroghi solo prestazioni, ma operi per contrastare le malattie, in un’ottica di prevenzione e promozione della salute. Insomma, un modello di sanità regionale dove la reale priorità, deve essere la salvaguardia dei diritti di salute dei cittadini, per uno schema capace di coniugare la sostenibilità economico finanziaria e i nuovi bisogni di salute. I pensionati poi, sono i maggiori fruitori dei servizi sanitari e sociali e per questi, si devono applicare immediate e maggiori politiche di sostegno ad iniziare dal tema delle liste di attesa. Sono urgenti, nel Lazio, almeno 10.000 tra assunzioni, stabilizzazioni del personale precario di Aziende ed Enti Pubblici in Sanità e internalizzazioni delle attività, è da lì che occorre ripartire secondo la CISL del Lazio. La Candidata Donatella Bianchi si è complimentata con la CISL per la grande rappresentanza nella Regione, ha condiviso molte delle proposte e della visione dell’Agenda Ripartire Insieme, già presentata ad Alessio D’Amato e Francesco Rocca, con l’impegno di approfondirla ulteriormente e riorganizzare nuovamente un ulteriore incontro a breve.
Fonte: cisl.it