“I chiarimenti del Governo e il conseguente congelamento dello sciopero dei distributori è una buona notizia. Ma la partita del caro carburanti resta un banco di prova fondamentale per il Governo”. E’ quanto sottolinea il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra. “Si tratta di arginare inflazione e speculazione con strumenti di controllo capillare e permanente, sterilizzando gli oneri accessori, ripristinando il taglio delle accise e collegando misure di urgenza a una politica dei redditi che salvaguardi il potere d’acquisto di lavoratori, pensionati e famiglie. Su questi temi chiediamo al Governo di aprire subito un tavolo di confronto per stabilire impegni certi sia nella risposta immediata e di emergenza, sia nella costruzione di un solido Patto anti-inflazione. Pensiamo a un accordo fra Imprese, Sindacato ed Esecutivo che passa dal rinnovo di tutti i contratti pubblici e privati, la detassazione dei frutti della contrattazione, l’estensione del secondo livello e la costruzione di nuovi meccanismi di riallineamento dei redditi al carovita. È prioritario il taglio strutturale al cuneo per 5 punti, tutti concentrati sul lavoro, e ridurre le tasse ai lavoratori e pensionati. Fondamentale è vigilare e mettere sotto controllo tutti i prezzi e le tariffe, arginando la speculazione sui beni energetici e alimentari. Le risorse necessarie per finanziare questa intesa devono essere rinvenute, tra l’altro, dal rilancio dell’economia reale e dalla riallocazione dell’intero extra-gettito IVA legato all’inflazione. Occorre assicurare una stretta sull’ evasione e l’elusione e alzare ulteriormente la soglia di prelievo sugli extraprofitti, da allargare anche alle multinazionali di logistica, economia digitale, sistema bancario e imprese energetiche. In questo inverno gelido c’è un’esigenza redistributiva che chiama, se necessario, anche a valutare l’ipotesi di uno scostamento di bilancio. È il momento di mettere progetti in campo, e di farlo insieme, secondo un metodo partecipato che generi soluzioni stabili e giuste nel segno della coesione sociale”. 

 

Fonte: cisl.it