La malattia dell’ Alzheimer è la più comune causa di demenza: rappresenta il 60% di tutti i casi. È un processo degenerativo che colpisce progressivamente le cellule cerebrali, provocando quell’insieme di sintomi che viene definito “demenza”, ovvero il declino progressivo e globale delle funzioni cognitive e il deterioramento della personalità e della vita di relazione.
Il termine “demenza” è utilizzato per descrivere diverse malattie che comportano l’alterazione progressiva di alcune funzioni: memoria, pensiero, ragionamento, linguaggio, orientamento, personalità e comportamento. La gravità di queste malattie è tale da interferire con la vita quotidiana.
Diversamente da quanto si crede, la malattia non colpisce solo le persone in età avanzata: casi di Alzheimer precoce, infatti, sono segnalati tra soggetti di età compresa fra i 30 e i 60 anni.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer, oggi 21 settembre, come segno di vicinanza ai tanti pazienti italiani affetti dall’Alzheimer e alle loro famiglie e come segnale di vicinanza istituzionale ai tanti medici e ricercatori che ogni giorno lottano contro questo male, le facciate dei palazzi istituzionali in serata s’illumineranno di viola, colore del ‘non ti scordar di me’, fiore simbolo della malattia.
I numeri: Alzheimer e demenza
Una patologia di cui soffrono circa 600 mila italiani, che raggiungono circa un milione e mezzo con quelli affetti anche da demenza senile.
Soltanto in Italia si stimano circa un 1 milione e 100 mila persone con demenza e circa 3 milioni di familiari che vivono con loro. A questi vanno sommate circa 900 mila persone con un deficit cognitivo isolato, identificato nella comunità scientifica con il termine di Mild Cognitive Impairment. Il costo totale stimato per l’assistenza dei pazienti colpiti da questa condizione è di circa 12 miliardi di euro l’anno.
Con il progressivo invecchiamento della popolazione questi numeri tenderanno ad aumentare e le problematiche relative all’assistenza della demenza senile dovranno essere affrontate prima che sia troppo tardi.
Le stime del Ministero della Salute prevedono che nel 2051 ci saranno 280 anziani ogni 100 giovani, con aumento di tutte le malattie croniche legate all’età e, tra queste, le demenze.
Nel mondo si stimano circa 55 milioni di persone colpite da demenze, il 60-70% delle quali soffrono di Alzheimer.
Fonte: pensionati.cisl.it